È fallita con ampio margine la corsa al quorum nei cinque referendum abrogativi su cittadinanza e lavoro. Secondo i dati del Viminale, che ha quasi chiuso i conteggi, tra domenica 8 e lunedì 9 giugno ha votato su ognuno dei cinque quesiti circa il 30% per cento degli aventi diritto di voto in Italia (serviva il 50% + 1). Complessivamente, il numero dei “sì” ha superato ampiamente quello dei “no”. Secondo le prime rilevazioni sui voti espressi, la forbice è assai larga nei quesiti sul lavoro (ad ora i “sì” risultano tra l’86 e l’89 per cento), mentre quello sulla cittadinanza segna al momento il 64% dei “sì” e il 36% dei “no”.