Lee Jae-myung, esponente del centrosinistra e figura di spicco del Partito Democratico, ha vinto le elezioni presidenziali in Corea del Sud, sconfiggendo il conservatore Kim Moon-soo del Partito del Potere Popolare (lo stesso dell’ex presidente Yoon Suk-yeol, rimosso dall’incarico dopo che lo scorso dicembre aveva tentato di imporre la legge marziale). Lee, 61 anni, avrà la maggioranza parlamentare, ma resta una figura divisiva, sotto accusa per corruzione e a processo per dichiarazioni false. Si prevede che i procedimenti verranno sospesi grazie all’immunità presidenziale. Nonostante appartenga all’ala più progressista del partito, mantiene posizioni conservatrici su diritti LGBT+ e delle donne.