Il primo ministro della Mongolia, Oyun-Erdene Luvsannamsrai, si è dimesso oggi dopo aver perso un voto di sfiducia: ha ottenuto solo 44 voti, contro i 64 necessari per restare in carica. La mozione è arrivata in seguito a scandali e accuse di uso improprio di fondi pubblici, soprattutto da parte della sua famiglia. Luvsannamsrai, in carica dal 2021, è stato al centro di crescenti critiche legate alla corruzione e all’aumento delle disuguaglianze sociali, diventando per molti il simbolo del malgoverno che affligge il paese da anni.