Nel corso di un incontro nello Studio Ovale con il neoeletto primo ministro canadese Mark Carney, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che il gruppo yemenita Ansar Allah, meglio noto come Houthi, si sarebbe arreso, chiedendo di non essere più bombardato. «Hanno detto “non bombardateci più e non attaccheremo le vostre navi”» ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, aggiungendo «io accetterò la loro parola, e fermeremo i bombardamenti sugli Houthi con effetto immediato». Le dichiarazioni arrivano dopo che, nella giornata di oggi, un massiccio bombardamento israeliano ha distrutto l’aeroporto di Sana’a, capitale dello Yemen.
Il gruppo non ha commentato le dichiarazioni del presidente statunitense, tuttavia oggi il media yemenita Masirah Tv, di proprietà degli Houthi, citando l’ufficio politico del gruppo ha riportato che «lo Yemen non abbandonerà la sua posizione a sostegno di Gaza e continuerà a fare pressione sull’entità sionista fino a quando l’aggressione non sarà fermata e l’assedio non sarà terminato». L’ufficio politico di Ansar Allah ha inoltre invitato i popoli delle nazioni arabe a «assumersi le proprie responsabilità e ad intraprendere azioni serie ed efficaci per affrontare l’arroganza sionista e statunitense», sottolineando che «il jihad e la resistenza sono l’unica opzione per respingere i complotti dei nemici che prendono di mira la nazione e i suoi luoghi sacri».
Il gruppo ha iniziato una pressante rappresaglia contro gli Stati Uniti e Israele attaccando le navi commerciali in transito nel Mar Rosso, dopo che Tel Aviv ha dato il via all’aggressione militare contro Gaza, il 7 ottobre 2023. A queste azioni, gli Stati Uniti hanno risposto con pesanti bombardamenti, che hanno causato centinaia di morti, ma non hanno, fino ad ora, spezzato il supporto del gruppo yermenita alla Palestina.
Secondo quanto riportato da Al Jazeera, l’Oman ha dichiarato, in un comunicato, di aver mediato un accordo di cessate il fuoco tra le due parti. Secondo il comunicato citato, «In futuro nessuna delle due parti prenderà di mira l’altra, comprese le navi americane, nel Mar Rosso e nello Stretto di Bab al-Mandab, garantendo la libertà di navigazione e il regolare flusso della navigazione commerciale internazionale». Al momento, tuttavia, non risulta che Ansar Allah abbia confermato la notizia.