Un millimetro cubo, più piccolo di un granello di sabbia. Tanto basta per spalancare nuove porte sulla comprensione del cervello e forse anche su quel mistero che chiamiamo coscienza. È quanto ottenuto da un team internazionale di scienziati, che ha realizzato la mappa tridimensionale più grande e dettagliata mai costruita del cervello di un mammifero partendo dall’analisi di una minuscola porzione di cervello di topo. Un’impresa scientifica frutto di sette anni di lavoro, tre istituti di ricerca e 150 scienziati, partita dallo studio di un piccolissimo frammento di corteccia visiva dell’anima...
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Mi viene in mente il romanzo del grande John Steinbeck ” Uomini e topi”…
Nessuna scoperta vale il sacrificio del topo.
Fatelo sui vostri figli, nazisti di merda…
A prescindere dal sacrificio del topo, perché se una infinitesima porzione del cervello è stata sezionata, con tutta probabilità l’hanno prima estratta, la notizia che mi ha colpito è quella del neurone coatto. Tu scrivi: Dalle prime analisi parrebbe infatti che i neuroni non si limitano a connettersi con i vicini, sembrano invece alla ricerca di altri neuroni che “pensano” in modo simile. Ecco… non credi che prendendo a calci questa tendenza gli umani potrebbero evitare di prendere decisioni coatte e stupide, come per esempio comprare gas dagli americani invece che dai russi? Se così fosse il sacrificio del topo acquisterebbe, forse, significato, per non parlare del lavoro dei 150 scienziati.
…Chissa’ cosa scopriranno sul cervello delle donne, su cui nessuno finora a scritto nulla!!!! hahaha….
Povero l’uomo che crede di poter spiegare tutto.
Molto affascinante, e al tempo stesso preoccupante.
Fantastico ora aspettiamo la seconda nuova generazione di IA verso il 2027 per capire cosa vuol dire e capirà tutto del funzionamento del cervello umano, che se invece vogliamo capirlo noi, col nostro cervello che funziona a 10 bits/sec ci metteremo un Secolo.