martedì 15 Ottobre 2024

La protesta dei cittadini di Alghero contro l’assedio degli yacht

Un network di otto associazioni ambientaliste sarde ha formalmente richiesto al sindaco e all’Amministrazione Comunale di Alghero (Sassari) di intervenire in maniera tempestiva sul progetto di realizzazione, nel cuore dell’Area Marina Protetta di Porto Conte, di cinque nuovi campi boe – due dei quali con ormeggi per yacht e maxi yacht fino a 40, 70 e 100 metri di lunghezza -, che si aggiungerebbero a quelli già esistenti e a quelli ancora in fase di progettazione. Dopo aver preso atto che il raggruppamento Temporaneo di Professionisti Corrias-DPconsulting-Achenza-Lopez-Geomars ha depositato l’istanza di attivazione del procedimento di Valutazione appropriata, nei giorni scorsi le associazioni sono infatti uscite allo scoperto, denunciando che nessun avviso sarebbe comparso all’interno del sito del Parco Naturale Regionale di Porto Conte. In particolare, esse hanno fortemente criticato «l’insufficienza dello studio e l’incompiutezza della documentazione», oltre alla «irrituale modalità» attraverso cui lo studio di Valutazione d’Incidenza Ambientale per la posa dell’infrastruttura sommersa è stato inoltrato agli uffici regionali preposti.

In un comunicato, le associazioni che partecipano alla protesta – Italia Nostra, Lipu, SardegnAmbiente, Punta Giglio Libera-Ridiamo Vita al Parco, Earth Gardeners, Parco NordOvest Sardegna, Sardenya i Llibertat – hanno messo in fila quelle che ritengono essere le criticità del progetto, spiegando che «le dislocazioni e il numero delle zavorre di ancoraggio, e soprattutto le dimensioni delle imbarcazioni che potranno utilizzare i punti di ormeggio sono indicativi». Si parla, infatti, di 30 punti di ormeggio a Baia delle Ninfe-Porto Conte, di cui una per imbarcazione da 100 metri e una per imbarcazioni da 70 metri, 10 a Capo Galera, di cui quattro per imbarcazioni da 24 metri, 10 a Punta Negra e 18 a Lazzaretto, di cui sette per imbarcazioni da 15 metri e 4 da 24. I firmatari del comunicato, in particolare, denunciano che sul portale della Regione relativo alla pubblicazione della documentazione della procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale «non sono consultabili tutti gli elaborati progettuali», fatto che «dovrebbe comportare lo slittamento dei termini per la presentazione delle osservazioni» previsti per la data di oggi. Le associazioni giudicano inoltre «singolare» che la Regione dia corso a una richiesta di VIncA «formulata dal gruppo di professionisti che ha redatto il progetto di fattibilità, anziché, come di consueto, dall’Istituzione, il Parco Naturale Regionale di Porto Conte». Le associazioni hanno evidenziato come le procedure non siano state precedute «da un processo democratico di informazione e discussione», ritenuto assolutamente necessario, trattandosi di «scelte importanti e gravi per l’integrità del prezioso patrimonio di biodiversità, la qualità del paesaggio naturale e la salvaguardia dei valori storico culturali».

Per questo motivo, le entità firmatarie hanno richiesto un incontro urgente al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di Alghero, auspicando che si facciano parte attiva «nel sottoporre a un’analisi di sostenibilità i contenuti progettuali» e che intervengano con celerità «sulle modalità di gestione del processo informativo da parte dell’Ente Parco». Il tutto coerentemente con gli impegni programmatici assunti dall’amministrazione in carica, che, concludono le associazioni, «mettono in primo piano il principio della partecipazione informata della cittadinanza a tutte le scelte e decisioni importanti che interessano il territorio».

[di Stefano Baudino]

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