I combattenti etiopi del TPLF (Fronte Popolare di Liberazione del Tigrè) si sono detti pronti a colloqui di pace condotti da mediatori “reciprocamente accettabili” dell’Unione Africana. I combattenti si sono anche detti “pronti a rispettare una cessazione delle ostilità immediata e reciprocamente concordata” volta a “creare un’atmosfera favorevole”. Il governo etiope non ha immediatamente commentato l’annuncio. La tregua iniziata a marzo, dopo 17 mesi di conflitto sanguinoso, è stata interrotta lo scorso 24 agosto, rendendo di fatto impossibile la consegna di aiuti umanitari nelle zone maggiormente colpite dal conflitto.