È morto “l’uomo della buca”, l’indigeno così soprannominato per la sua abitudine a scavare buche profonde. Era l’ultimo membro della sua tribù, sterminata a partire dagli anni ’70 dagli allevatori di bestiame che hanno invaso la regione di Tanaru, nell’Amazzonia brasiliana occidentale. Di lui non si conosceva il nome né la lingua parlata, né tantomeno il nome della tribù di appartenenza, rimasta incontattata e che, con la sua morte, si è ufficialmente estinta. «L’uomo della buca è il simbolo sia delle crudeltà e delle violenze inflitte ai popoli indigeni di tutto il mondo nel nome della colonizzazione e del profitto, sia della loro resistenza» ha dichiarato Fiona Watson, direttrice del Dipartimento ricerca e advocacy dell’organizzazione Survival International.