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Speciale elezioni, l’identikit dei partiti: Verdi/Sinistra Italiana

Europa Verde-Verdi e Sinistra Italiana hanno deciso di unire le forze in vista delle elezioni del 25 settembre, accettando l’invito di Enrico Letta a far parte della coalizione di centro sinistra. In vista di un voto consapevole, la redazione de L’Indipendente ha analizzato il programma [1] della lista e proposto alcune riflessioni critiche.

Carta d’identità: Verdi-Sinistra Italiana

Capo politico: Angelo Bonelli

Orientamento politico: centro sinistra

Ultima legislatura:

Coalizione: centro sinistra insieme a Partito Democratico, +Europa e Impegno Civico

Slogan e programma

“Per un Italia verde, libera e giusta”

Giovani e istruzione

Economia e lavoro

Diritti

Beni comuni

Politica estera

Politiche sanitarie

Riforme costituzionali proposte

Una legge sul fine vita che ascolti le disperate richieste di tante e tanti di poter mettere fine alla propria vita con dignità.

Considerazioni

“+ Medici e insegnanti – armi”, scrive Nicola Fratoianni in un post sui profili social di Sinistra Italiana. Il riferimento è all’aumento delle spese militari e all’invio di armamenti in Ucraina, riguardo cui Fratoianni ha assunto una posizione contraria. Peccato per lui, e per la lista con i Verdi (guidata da Bonelli), che tutti gli altri partiti della coalizione di centro sinistra la pensino diversamente. +Europa afferma nel suo programma che “la resistenza ucraina deve essere finanziata e sostenuta anche con l’invio di armi”, mentre Impegno Civico ribadisce che “l’Italia farà la sua parte nel supporto militare, economico e politico all’Ucraina”. Enrico Letta, guida del partito a cui secondo gli accordi di coalizione sono toccati circa i 2/3 dei seggi uninominali, si è sempre detto favorevole all’invio di armi a Kiev, ribadendo alla trasmissione Forrest su Rai Radio 1 che è giusto proseguire «finché continua l’aggressione russa».

Un altro tema che negli ultimi mesi ha diviso Pd, Impegno civico e Più Europa da Sinistra italiana è stata la richiesta di adesione alla NATO avanzata da Svezia e Finlandia a inizio agosto. L’approvazione ha avuto il via libera dall’Italia, con Fratoianni tra i parlamentari contrari. Il leader di Sinistra italiana aveva motivato la sua decisione ricordando l’iniziale opposizione del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, che ha condizionato il suo via libera al tradimento [2] nei confronti dei curdi da parte dell’Occidente. I rappresentanti di Pd, +Europa e Impegno Civico hanno invece votato a favore dell’entrata di Finlandia e Svezia nell’Alleanza.

Visioni diverse anche sull’appoggio al governo Draghi e alla questione ambientale, con particolare attenzione ai termovalorizzatori e ai rigassificatori [3]. Se su questi ultimi ci sono dei margini per un compromesso, riguardo ai primi Verdi-SI ha ribadito la sua contrarietà, remando contro le intenzioni della coalizione. In questo clima di discordia generale, il 12 settembre, durante il confronto con la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ospitato dal Corriere della Sera, il segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha detto [4] che, in caso di vittoria del centro sinistra alle elezioni del 25 settembre, il suo partito non intende formare un governo insieme ai suoi alleati di Sinistra italiana e di Europa Verde. «Con Fratoianni e Bonelli noi abbiamo fatto un accordo per la difesa della Costituzione, un accordo elettorale», ha detto Letta. Tradotto: siamo di fronte a una mossa per sottrarre voti alla destra, che poco ha a che fare con lo spirito con cui dovrebbero, almeno in linea teorica, costituirsi le alleanze politiche.