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Bill Gates finanzierà il vaccino italiano contro il Covid

Con un investimento di pochi spiccioli del proprio conio, il magnate Bill Gates ha deciso di tenere in vita la sperimentazione sul vaccino anti-Covid prodotto dall’azienda italiana ReiThera. 1,4 milioni di euro che nelle intenzioni del donatore serviranno a sviluppare vaccini di seconda generazione in grado di fornire una copertura più ampia contro le varianti di SARS-CoV-2, e supportare l’iniziativa contro l’HIV della Fondazione Bill & Melinda Gates per la generazione di vaccini innovativi.

Il vaccino anti-covid di ReiThera aveva mostrato promettenti risultati nella prima fase di ricerca, ma si era fermato prima dell’approdo alla decisiva fase III della sperimentazione per mancanza di fondi. La Corte dei Conti, con una decisione del maggio scorso [1], aveva infatti negato un finanziamento da 50 milioni di euro al progetto, stabilendo di fatto che l’Italia non possa continuare a fare altro che rimanere semplice cliente delle big pharma statunitensi. I fondi destinati dalla fondazione Gates sono una somma piuttosto piccola anche in rapporto alle necessità dell’azienda per sviluppare il vaccino anti-Covid, basti sapere che la tedesca BioNtech, per sviluppare il vaccino commercializzato da Pfizer, ha ricevuto oltre 400 milioni di euro solo dal governo tedesco.

Resta da notare come la ricerca italiana debba essere sempre più alla mercé di possibili interessi privati, quasi sempre provenienti da capitali stranieri. In questo caso provenienti dal controverso magnate americano, che passa con fenomenale spregiudicatezza dal finanziare attività dei più disparati generi: dai farmaci al turismo di lusso [2], dalle attività estrattive in Groenlandia [3] all’acquisto di enormi appezzamenti di terreno [4]. Dietro ognuna di queste attività Gates ha sempre mostrato un interesse muoversi dietro i presunti scopi filantropici [5], interessi che evidentemente avranno una collocazione anche nel suo piano per ReiThera.