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Bloccarono l’estrazione nelle cave di marmo: attivisti a processo

Alle dieci di questa mattina si è svolta, presso il Tribunale di Massa Carrara, la prima udienza del processo a carico di quattro attivisti di Ultima Generazione ed Extintion Rebellion Versilia. I fatti contestati risalgono al 10 giugno 2022, quando i soggetti hanno bloccato la Strada dei Marmi, a Carrara, un gesto dimostrativo per chiedere al governo di “arginare l’estrattivismo indiscriminato che devasta il territorio circostante e tiene sotto scacco la popolazione”, come riferito da Ultima Generazione in un comunicato. Due delle attiviste presenti si sono legate tra di loro con un lucchetto a U, mentre un altro si è legato a un camion.

Il territorio delle Alpi Apuane, dove si trovano le miniere di marmo di Carrara, è ormai ridotto [1] a una enorme cava a cielo aperto. Nonostante la zona sia in teoria tutelata in quanto ricca di biodiversità, l’impatto degli scavi e della sistematica distruzione delle montagne costituisce una catastrofe ecologica senza eguali. Le attività umane di estrazione dei preziosi e ricercati materiali (che, per una cava di medie dimensioni, generano un guadagno tra i 5 e i 10 milioni netti di euro all’anno per il proprietario o il gestore) sono infatti causa di disboscamento, dell’inquinamento dell’acqua e dell’aria, nonché dell’interramento di pendici, valli e sorgenti sotto i cumuli di detriti. Eppure, l’estrazione continua indisturbata, con l’apertura in tempi recenti di nuovi punti di estrazione. Legambiente, che ha espresso solidarietà con l’azione dei ragazzi, ha dichiarato [2] che “Desta un certo sconcerto la severità verso chi cerca di tutelare il nostro ecosistema, mentre chi inquina le sorgenti, abbandonando illegalmente terre e marmettola in cava, resta clamorosamente impunito“.

«Questo processo rischia di trasformarsi nell’ennesima dimostrazione che in Italia lo Stato permette ai corrotti di agire indisturbati e persegue i piccoli, gli inermi, i casi facili. Lascia loro franare le montagne sulla testa e quando perdono la casa o non hanno di che sopravvivere si gira dall’altra parte, come sta accadendo in Emilia-Romagna, nelle Marche, come accadrà in tutta Italia» hanno dichiarato gli attivisti. «Il prodotto principale dell’estrazione del marmo dalle cave di Massa è il carbonato di calcio. Distruggiamo montagne per farne polvere. Massa e le sue cave, sono diventati luoghi di infiltrazione di camorra e ndrangheta. Questo è quello di cui vogliamo parlare in questo processo».

Aggiornamento delle 14.45: Ultima Generazione rende noto che “un errore della Procura fa annullare il rinvio a giudizio”.

[di Valeria Casolaro]