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Nuovo record degli USA: 886 miliardi per le spese militari

La Camera statunitense ha approvato il bilancio del dipartimento della Difesa per il 2024, dettagliando le voci di una spesa militare pari a 886 miliardi di dollari. Cifre che Washington non aveva mai raggiunto in tempo di pace. Secondo il provvedimento passato alla Camera, gli Stati Uniti impiegheranno le risorse per aumentare lo stipendio dei membri delle forze armate del 5,2%, promuovere l’innovazione tecnologica, contrastare l’influenza di Cina e Russia e sostenere militarmente l’Ucraina. Il National Defense Authorization Act (NDAA) non ha goduto del tipico sostegno bipartisan: la maggior parte dei democratici ha votato contro la legge supportata dai repubblicani, che oggi guidano la Camera (222 deputati su 435). La rottura è avvenuta sugli emendamenti presentati dai conservatori che, tra le altre cose, limiterebbero le politiche assistenziali ai militari transgender e negherebbero il rimborso delle spese affrontate dai militari e i loro familiari per ricorrere all’aborto.

Il National Defense Authorization Act (NDAA) è il documento che dettaglia le voci di spesa del Pentagono, specificando la destinazione delle risorse. La Camera ha recepito le indicazioni del presidente Joe Biden, confermando la cifra complessiva di 886 miliardi di dollari e l’aumento salariale ai militari. Questi due elementi sono propri anche del disegno di legge che il Senato (a maggioranza democratica) voterà martedì prossimo. Il voto riguarderà però una versione diversa dell’NDAA approvato alla Camera, come annunciato dal leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer. L’intenzione è di bypassare i controversi emendamenti aggiunti in extremis dal partito Repubblicano.

I deputati conservatori hanno esultato per l’approvazione di un emendamento che smantella l’assistenza del Pentagono in materia di aborto. Attualmente, infatti, il dipartimento della difesa statunitense rimborsa le spese di viaggio affrontate dai militari e dai loro familiari per interrompere volontariamente una gravidanza. «I repubblicani hanno scelto di usare il National Defense Authorization Act, storicamente bipartisan, per continuare ad attaccare la libertà sessuale e riproduttiva», ha dichiarato il partito Democratico. Il riferimento è alle politiche restrittive [1] in materia di aborto realizzate dagli Stati a guida repubblicana nell’ultimo anno, da quando la Corte Suprema ha ribaltato [2] la sentenza Roe vs Wade del 1973, che tutelava il diritto costituzionale all’aborto.

Il colpo di mano dei conservatori si inserisce nella corsa per le presidenziali del 2024. È probabile che la rottura tra le due Camere verrà risanata da un compromesso politico, il quale darà importanti segnali in vista delle prossime elezioni. Ciò che non verrà intaccato dagli accordi futuri sarà la spesa record di 886 miliardi di dollari che gli USA si apprestano a realizzare. Una scelta coerente con la tendenza globale che vede crescere di anno in anno la spesa militare: nel 2022 ha raggiunto [3] la cifra di 2,24 mila miliardi di dollari. Lo scorso anno la spesa europea ha superato quella del 1989 (anno della fine della Guerra Fredda) ed è maggiore del 30% rispetto a 10 anni fa. Dati destinati ad aumentare nei prossimi anni, soprattutto alla luce delle recenti direttive in ambito NATO. Al vertice di Vilnius [4], in Lettonia, l’Alleanza Atlantica ha deciso che i Paesi membri dedicheranno almeno il 2% del proprio PIL alla difesa.

[di Salvatore Toscano]