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L’Università di Siena concede la laurea ad honorem ad Anthony Fauci: proteste in piazza

Nella giornata del 17 giugno l’Università di Siena ha conferito ad Anthony Fauci, immunologo statunitense, una laurea honoris causa in medicina e chirurgia. Durante la cerimonia è stato insignito del medesimo riconoscimento anche il microbiologo italiano Rino Rappuoli, responsabile dell’attività di ricerca e sviluppo di GSK Vaccines e direttore scientifico del Biotecnopolo di Siena. Lo stesso nel quale Fauci ha iniziato a operare [1], dallo scorso marzo, come consulente strategico proprio di Rappuoli, seppur in modo informale. Mentre si svolgeva la cerimonia, all’incirca 500 persone provenienti da tutta Italia si sono date appuntamento in piazza per protestare contro il riconoscimento conferito a Fauci e le politiche vaccinali adottate durante la pandemia da Covid-19, sottolineando l’attenzione pressoché nulla riservata dalle istituzioni alle persone decedute (o con la salute gravemente compromessa) dopo aver ricevuto la dose di siero. Fauci (come la maggior parte dei media che hanno trattato la questione, che hanno invece definito l’immunologo americano un “luminare”) ha derubricato le proteste a «retorica antiscienza» che trasforma «la non verità in verità».

«L’unico modo [per convincere un “no vax” a farsi vaccinare, ndr] è presentare dati scientifici» ha dichiarato [2] Fauci durante il discorso tenuto all’Università. Tuttavia proprio su quei «dati scientifici», ad oggi, si nutrono molti dubbi, rilevanti al punto di spingere anche le virostar ad ammetterne [3] la scarsa credibilità in diretta televisiva. Uno dei grandi interrogativi rimasti aperti dopo la fine della pandemia, infatti, è proprio quello riguardante l’effettivo numero di morti imputabili direttamente all’infezione da Covid-19. È infatti ormai assodato che moltissimi tra quelli classificati come decessi da Covid-19 riguardino in realtà persone con patologie pregresse che, al momento del decesso, erano risultate positive al Covid. Altrettanto vero è che, quantomeno in Italia, una scarsissima (se non nulla) attenzione è stata dedicata agli effetti avversi da vaccino, nonostante siano innumerevoli le persone che hanno denunciato di esserne affette. Abbiamo sviscerato tutte queste questioni in una serie di inchieste contenute nel nuovo numero del Monthly Report [4], disponibile da oggi sul sito de L’Indipendente.

Il neo laureato e consulente del Biotecnopolo (il quale svolge [5], tra le altre, le funzioni di “hub antipandemico con particolare focus sullo sviluppo e la produzione di vaccini e anticorpi monoclonali per la cura delle patologie epidemicopandemiche emergenti”) ha tuttavia insistito sul fatto che «L’impatto della pandemia da Covid è evidente» ma contenibile proprio grazie alla somministrazione dei vaccini, in quanto i 20 milioni di morti stimati dall’OMS «sarebbero stati oltre 40» senza la somministrazione del siero. Una verità assunta ormai come assoluta dalla narrazione mainstream ma poggiata, con tutta probabilità, su basi estremamente traballanti.

[di Valeria Casolaro]