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Oggi la 24 ore per Assange: ecco gli appuntamenti e come seguirla online

È cominciata in tutto il mondo la maratona di 24 ore consecutive con cui oggi, 15  ottobre, decine di città saranno interessante da iniziative, eventi pubblici, proteste e manifestazioni per chiedere la liberazione di Julian Assange, giornalista, fondatore di Wikileaks, che per avere svelato documenti segreti testimonianti le malefatte dei governi occidentali, in primis quello statunitense, è detenuto nel Regno Unito in attesa di essere estradato [1] negli Stati Uniti dove rischia una condanna fino a 175 anni di carcere.

Gli eventi si svolgono in oltre 50 città di tutto il mondo e i promotori dell’iniziativa hanno reso disponibile una mappa interattiva [2] che permette di localizzare le iniziative ottenendo rapidamente dettagli per ognuna di esse. Gran parte delle manifestazioni avverranno in Italia, madrepatria della maratona: da Nord a Sud, la Penisola offrirà la bellezza di 32 eventi a cui parteciperanno attivisti, giornalisti del calibro di Giuseppe Giulietti (segretario generale di FNSI) e artisti come Vincenzo Vita (Articolo 21), il vignettista Vauro e il comico Alessandro Bergonzoni. Non mancheranno all’appello il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury, il sindaco di Pinerolo, che ha concesso la cittadinanza ad Assange e il medico e attivista Vittorio Agnoletto.

La maratona è trasmessa anche in diretta video sui canali YouTube di Pressenza Italia [3], di Terra Nuova Edizioni [4] e sul canale Twitch di Ottolina TV [5].

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Decine le iniziative in tutto il mondo, quasi tutte le regioni italiane sono interessate da almeno un appuntamento

«Julian Assange è un uomo, un giornalista che ha rivelato i crimini e i criminali delle guerre in Afghanistan e in Iraq degli Stati Uniti. Julian Assange per questo è stato punito, è stato ingiustamente incarcerato e imbavagliato, gli è stato impedito di fare informazione. Mentre i crimini e i criminali sono impuniti e assolti, Julian Assange rischia di essere estradato negli Stati Uniti e condannato a morte con 175 anni di carcere». Così si apre l’appello [7] lanciato dall’agenzia stampa internazionale Pressenza, che la redazione de L’Indipendente ha sposato con convinzione, aderendo al comitato promotore dell’iniziativa.

Tutte le iniziative saranno collegate da una diretta e all’unisono faranno passare un messaggio forte e chiaro: “Julian libero!”