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In decine di città italiane si organizzano manifestazioni per la pace

In Italia erano le 03:50 del 24 febbraio 2022 quando Putin ha annunciato [1] l’avvio dell'”operazione militare speciale” in Ucraina. Da quel momento gli scontri si sono susseguiti sia al confine sia nell’entroterra, riportando centinaia di morti e migliaia di sfollati, con le città ucraine sotto assedio. Nel frattempo in decine di Paesi del mondo si sono registrate diverse manifestazioni per chiedere la cessazione immediata delle ostilità: dal Regno Unito al Giappone, passando per Italia e Germania. Anche in Russia sono avvenute [2] nella notte diverse proteste contro la decisione di Putin, terminate con più di 1400 arresti. Per la giornata di domani, 26 febbraio, sono previste ulteriori manifestazioni per la pace in decine di città italiane, così come riporta [3] Peacelink. L’obiettivo è ripudiare la guerra e, in diversi casi [4], opporsi all’allargamento della NATO.

“Tutti i popoli devono essere messi nelle condizioni di vivere insieme nella sicurezza e in pace, impegnati a preservare durevolmente l’umanità, liberi di scegliere i propri destini e di determinare le proprie forme di governo. Siamo contrari a tutte le guerre e siamo convinti che il movimento pacifista debba ritornare a essere presente” recita il comunicato pubblicato dalle associazioni cosentine. A Roma si chiede invece “uno stop immediato delle ostilità. Il primo obiettivo deve essere la protezione umanitaria dei civili. Necessarie poi iniziative di demilitarizzazione e disarmo, in particolare nucleare”. A Bologna è prevista dalle 18 una fiaccolata da Piazza San Francesco a Piazza Maggiore “per dire no a leader mondiali e locali che trascinano il mondo in un’avventura senza ritorno”.

[Di Salvatore Toscano]