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Canada, la protesta contro l’obbligo vaccinale è ormai una rivolta

È passata una settimana da quando il Freedom Convoy, in protesta contro le misure e le politiche del governo di Justin Trudeau, è arrivato ad Ottawa. Sono almeno “500 i veicoli pesanti associati alla manifestazione che si trovano nella zona rossa” secondo la polizia [1], oltre alle migliaia di persone si sono unite alla protesta. I manifestanti hanno promesso che rimarranno in strada fino a quando tutti i mandati e le restrizioni Covid-19 non saranno scomparsi; anche se, su insistenza delle autorità governative e della polizia di Ottawa, è stata interrotta una delle principali fonti di supporto finanziario per la manifestazione; per una presunta “violazione delle norme” a seguito di non meglio specificati “atti violenti” compiuti dai dimostranti che stanno manifestando dallo scorso 23 gennaio [2].

La piattaforma di crowdfunding GoFundMe ha quindi bloccato la raccolta fondi che stava cercando donazioni per aiutare i camionisti con il costo di carburante, cibo e alloggio. La campagna aveva ricevuto più di 10 milioni di dollari canadesi (oltre 6 milioni di euro) che ora dovranno essere rimborsati e non donati ad altre associazioni benefiche certificate da GoFundMe, come invece avrebbe voluto procedere la piattaforma. La campagna era diventata la seconda più grande in Canada, dopo quella creata a seguito dell’incidente con l’autobus di Humboldt Broncos nel 2018.

Ieri, il consiglio dei servizi di polizia di Ottawa ha tenuto una riunione d’emergenza, ma non è riuscito ad escogitare un piano d’azione chiaro. Le autorità hanno bollato la protesta come un’occupazione dirompente ben organizzata, definendola “sempre più instabile e pericolosa”. Per questo motivo, il capo della polizia ha affermato [9] che verranno utilizzate tutte le risorse di Ottawa per far terminare la protesta ed ha persino avvertito i suoi colleghi che chiunque fosse stato visto dare “cibo, acqua, carburante, logistica o finanziamenti” ad un manifestante, sarebbe stato perseguito nella misura massima consentita dalla legge.

Nel frattempo il movimento anti-mandato si è diffuso ben oltre la capitale della nazione. Un’importante protesta, in solidarietà con il Freedom Convoy, si è tenuta anche a Toronto e nella provincia del Quebec.

[di Iris Paganessi]