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Vaccini, il Codacons al Governo: stop consenso informato o raffica di ricorsi

Il Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la tutela dei consumatori, ha richiesto in una nota che il Governo modifichi il foglio di consenso informato che viene firmato prima di effettuare il vaccino per coloro per i quali è stato introdotto l’obbligo. Quel documento infatti non sarebbe più legittimo dopo l’introduzione dell’obbligo vaccinale per i soggetti over 50. In caso la modifica non avvenga, l’associazione comunica che verranno intraprese azioni legali contro lo Stato.

Il presidente della Codacons Carlo Rienzi ha richiesto, in un comunicato stampa [1], che il Governo modifichi il foglio di consenso informato che viene fatto firmare ai cittadini prima dell’inoculazione del vaccino per il covid-19. L’introduzione dell’obbligo vaccinale [2] per i soggetti con più di 50 anni, infatti, dovrebbe ora prevedere una presa in carico da parte dello Stato della responsabilità di eventuali effetti avversi che possono presentarsi in seguito alla somministrazione della dose di vaccino.

“La vaccinazione era, fino ad oggi, volontaria e lasciata alla libera scelta dei singoli” afferma Rienzi, ma con l’introduzione dell’obbligo “è evidente che il consenso informato in vigore oggi non è più legittimo, e deve essere modificato eliminando qualsiasi clausola che escluda responsabilità da danni da vaccino”. In caso questo non avvenga “nasceranno contenziosi legali e il Codacons si farà promotore di una raffica di ricorsi in tribunale contro lo Stato, per conto di tutti i soggetti coinvolti dal nuovo obbligo che subiranno danni a seguito della vaccinazione” scrive ancora il presidente del Codacons, che invita i cittadini a non firmare alcun documento che escluda la responsabilità dello Stato.

Dopo la comunicazione dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del 5 gennaio scorso dell’obbligo vaccinale per i soggetti sopra i 50 anni e tutto il personale scolastico, sono sorti molti dubbi [3] circa le modalità con le quali il Governo ha intenzione di rendere effettiva tale misura. In attesa che il testo definitivo del decreto legge venga reso pubblico, il Presidente del Consiglio Draghi terrà oggi alle ore 18 una conferenza stampa insieme al Ministro della Salute Speranza, a quello dell’Istruzione Bianchi e al coordinatore del Comitato tecnico-scientifico Locatelli per chiarire i punti ancora oscuri di tale provvedimento.

[di Valeria Casolaro]