- L'INDIPENDENTE - https://www.lindipendente.online -

Covid, Singapore abbatte una nuova frontiera: i non vaccinati si pagheranno le cure

A partire dal prossimo 8 dicembre i cittadini di Singapore che hanno scelto di non vaccinarsi, nel caso in cui dovessero ammalarsi di Covid, saranno tenuti a pagare di tasca propria le spese mediche. È quanto si apprende da una nota [1] pubblicata nella giornata di ieri dal ministero della Salute, nella quale si legge che gli unici pazienti Covid non vaccinati per cui le cure continueranno ad essere finanziate dal governo sono quelli «non idonei alla vaccinazione», come «i bambini sotto ai 12 anni o gli individui che per problemi di salute non possono vaccinarsi». Inoltre anche per le persone che hanno ricevuto una sola dose le cure rimarranno gratuite, ma solo fino al 31 dicembre: infatti, se entro tale data non si saranno sottoposte alla seconda dose, il governo non pagherà più loro le spese mediche.

La scelta di non pagare più le cure ai non vaccinati si basa sul fatto che essi «costituiscono una maggioranza considerevole di coloro che richiedono cure ospedaliere intensive e contribuiscono in modo sproporzionato alla pressione sulle nostre risorse sanitarie». In pratica, come affermato [2] dal ministro della Sanità Ong Ye Kung, la volontà è quella di dare un «segnale importante» alle persone non vaccinate e così «esortare tutti i cittadini a farsi vaccinare».

Quanto stabilito dal governo non solo rappresenta una vera e propria inversione di rotta – dato che fino a questo momento le cure per il Covid erano gratuite per tutti i cittadini ad eccezione di quelli risultati positivi subito dopo essere tornati da un viaggio all’estero – ma abbatte una nuova frontiera: finora infatti in diversi paesi si era parlato in maniera alquanto provocatoria della possibilità di far pagare di tasca propria le spese mediche ai non vaccinati ma ciò era rimasta una mera ipotesi.

Anche in Italia si è più volte accennato all’idea di privare i non vaccinati delle cure: la virologa Ilaria Capua, ad esempio, negli scorsi mesi aveva dichiarato [3] che «chi non si vaccina, in caso di ricovero in terapia intensiva, dovrebbe risarcire i costi degli ospedali», i quali sarebbero pari ad una cifra che va dai «1.000 ai 2.000 euro al giorno». Al momento però tale eventualità non è divenuta realtà, complice anche il fatto che ciò potrebbe non essere costituzionalmente legittimo. La nostra Costituzione stabilisce infatti, all’interno dell’articolo 32, che «la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività».

[di Raffaele De Luca]