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Il sindaco di Trieste ha vietato le manifestazioni contro il green pass

Le manifestazioni di protesta in Piazza Unità d’Italia a Trieste non potranno svolgersi fino al 31 dicembre: è quanto si apprende dalla parole pronunciate oggi dal sindaco della città Roberto Dipiazza e dal prefetto Valerio Valenti, i quali hanno comunicato [1] che la decisione è stata presa dopo l’aumento dei contagi a Trieste la cui causa viene individuata nei cortei contro il green pass svoltisi negli scorsi giorni. Per questo, c’è bisogno di «comprimere momentaneamente» la libertà di manifestare, ha affermato [2] il prefetto, il quale ha appunto dichiarato: «Firmerò ora un provvedimento con cui piazza Unità d’Italia verrà aggiunta ai luoghi interdetti alle manifestazioni, almeno fino al 31 dicembre». A tali affermazioni si sono aggiunte quelle del sindaco, che ha parlato di «ammende importanti» per «chi violerà questo divieto».

Sempre il sindaco ha giustificato tutto ciò dichiarando [3] che dopo tutti gli sforzi fatti ora il rischio è quello di «tornare in zona gialla», una motivazione condivisa anche da Valeri. Inoltre Dipiazza ha precisato: «Siccome il sindaco è responsabile della salute dei cittadini, in un momento così grave non esiste più la tolleranza ma solo il rispetto delle leggi: non si possono più tollerare le cose che abbiamo visto in questi giorni a Trieste, e non le tollererò».

Proprio rifacendosi a tale argomentazione, però, non si può non sottolineare che seppur sia vero che i contagi [4] sono in risalita Trieste attualmente rimane appunto in zona bianca, motivo per cui la decisione non si regge sui Dpcm, ovvero sulle limitazioni previste per le zone a colori. Di conseguenza, con tale decisione il sindaco ed il prefetto hanno scelto di «comprimere momentaneamente» il diritto a manifestare in maniera arbitraria. Il tutto in una città che ha rappresentato l’epicentro delle manifestazioni contro il green pass: anche questo fine settimana, infatti, ci sono state proteste [5] molto partecipate.

Ad ogni modo, però, Trieste potrebbe comunque non essere l’unica città in cui verranno vietate le manifestazioni: secondo quanto riportato da alcuni quotidiani locali [6] il sindaco di Udine, Pietro Fontanini, starebbe pensando di adottare un provvedimento simile.

[di Raffaele De Luca]