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Contro il green pass manifestazioni in tutta Europa

Questo fine settimana in diversi Paesi europei i cittadini sono scesi in piazza per manifestare contro il green pass: tra questi c’è l’Italia, dove per il secondo sabato [1] di seguito le persone hanno protestato contro il lasciapassare sanitario, che dal 6 agosto sarà obbligatorio per svolgere vari tipi di attività. In più di 80 città, da Nord a Sud, centinaia di migliaia di italiani a partire dalle ore 18:00 hanno espresso il loro dissenso nei confronti della politica sanitaria e si sono schierati a favore della libertà di scelta: non si è trattato di mobilitazioni organizzate da partiti politici, bensì di proteste iniziate spontaneamente dal basso, alle quali hanno preso parte indistintamente cittadini di qualsiasi estrazione sociale e fede politica. La manifestazione più partecipata è stata senza dubbio quella di Milano, dove 10mila persone hanno contestato le scelte del governo al grido di «no green pass». Nello specifico essa è cominciata in piazza Fontana, e successivamente i contestatori hanno sfilato verso la vicina piazza del Duomo.

Anche a Roma migliaia di cittadini sono tornati a riunirsi in Piazza del Popolo [7] ed hanno criticato fortemente, tra le altre cose, il discorso recentemente fatto dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, che stando ai dati ed alle evidenze scientifiche si è rivelato pieno di fake news [8]. Inoltre i manifestanti hanno ricordato il medico Giuseppe De Donno, che nella scorsa settimana ha perso la vita [9], urlando il suo nome ed inginocchiandosi in suo onore. Merita di essere menzionata, poi, anche la protesta di Torino [10], dove migliaia di persone hanno preso parte al corteo contro il green pass nonostante la pioggia ed hanno rivendicato i propri diritti al grido di «libertà».

Detto ciò, il nostro Paese non è l’unico in cui si sono tenute proteste del genere. In tal senso, per il terzo weekend consecutivo in Francia i cittadini sono scesi in piazza contro il pass sanitario: il Parlamento ha infatti approvato questa settimana una nuova legge con cui sono state rese obbligatorie le vaccinazioni per alcune categorie di lavoratori ed è stato esteso l’obbligo di munirsi del lasciapassare. Secondo le stime delle autorità (notoriamente al ribasso) alle mobilitazioni hanno preso parte più di 200.000 individui, un numero maggiore di quello registrato nelle scorse settimane [11]. Non sono mancati, però, momenti di tensione con le forze dell’ordine, [12] ed a livello nazionale la polizia ha arrestato 72 persone di cui 26 solo a Parigi, dove si è svolta una grande manifestazione.

In Germania nonostante i divieti imposti dalle autorità, che non hanno autorizzato decine di manifestazioni previste per questo fine settimana, le proteste hanno avuto luogo. I media locali [19] hanno parlato di migliaia di persone che domenica sono scese in piazza a Berlino per contestare le misure anti Covid: infatti, seppur molte di esse siano state allentate a maggio, alcune attività richiedono all’individuo la prova dell’avvenuta vaccinazione o della negatività al virus o, ancora, della guarigione dal Covid. Durante le proteste vi sono stati scontri con la polizia, che ha cercato di impedire alle persone di manifestare, e quasi 600 di loro sono state arrestate dagli agenti.

Infine, anche in Olanda i cittadini hanno fatto sentire la loro voce: sempre nella giornata di domenica in migliaia hanno espresso il loro dissenso contro le misure anti coronavirus marciando nelle strade di Amsterdam.

[di Raffaele De Luca]