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La marina italiana partecipa alle manovre anti-russe: da Mosca arriva un avvertimento

Le esercitazioni militari sono sempre accompagnate da un atteggiamento intimidatorio tutt’altro che velato, rappresentano una non troppo tacita minaccia nei confronti delle potenze straniere che si trovano virtualmente a distanza di mortaio. Pochi mesi fa [1] la Russia aveva inquietato la NATO piazzando le proprie truppe al confine con l’Ucraina, ora i ruoli si sono capovolti ed è la NATO a costeggiare le aree avversarie in occasione dei giochi di guerra Sea Breeze 2021.

Tra le varie navi militari che stanno affluendo nel Mar Nero, figura anche l’italiana Virginio Fasan, fregata che non spicca particolarmente all’interno di manovre tanto imponenti da coinvolgere oltre 30 nazioni, ma che il Governo russo non ha mancato di monitorare. Il Dipartimento della Difesa del Cremlino ha infatti notificato lapidariamente [2] che «le forze e i mezzi della Flotta del Mar Nero hanno iniziato a controllare le azioni della fregata Virginio Fasan della Marina italiana».

A stupire non è tanto il fatto che la Russia si stia dimostrando vigile, quanto il fatto che le autorità abbiano sentito la necessità di sottolineare la situazione, nonché che lo abbiano fatto con un tono tanto asciutto e ruvido. Roma e Mosca sono soliti intrattenere rapporti diplomatici cordiali, tuttavia la reazione russa potrebbe essere letta come un monito nei confronti della potente virata atlantista su cui ha puntato il Governo Draghi.

Le esercitazioni Sea Breeze 2021 potrebbero peraltro dimostrarsi un vero e proprio punto di svolta nelle diplomazie tra Paesi NATO e la Russia: si tratta della prima prova di forza dall’incontro tra Joe Biden e Vladimir Putin, una prova di forza che ha persino coinvolto nel programma anche alcune potenze di Asia e Africa vicine all’Occidente.

Il clima nel Mar Nero, insomma, è particolarmente caldo: solo una settimana fa le navi russe e quelle britanniche si sono trovate a vivere attimi di tensione [3] a causa di quello che può considerarsi un braccio di ferro diplomatico, mentre più recentemente il sottomarino nucleare USA Uss Alaska è strategicamente emerso dalle parti di Gibilterra [4] ed è ora in procinto di raggiungere l’”area operativa” della Sesta Flotta, attualmente impegnata nei giochi bellici.

La NATO descrive la situazione nel contesto della routine, la Russia come una provocazione aperta. L’unico punto su cui tutti sembrano essere d’accordo è che da qui al 10 luglio, data di conclusione di Sea Breeze 2021, sarà facile incorrere in ulteriori complicazioni.

[di Walter Ferri]