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Putin annuncia: il primo tratto del gasdotto Ue-Russia è completo, nonostante gli Usa

Il Presidente russo, Vladimir Putin, ha affermato [1] nella giornata di ieri che il primo tratto del “Nord Stream 2”, il gasdotto che attraverso il Mar Baltico collega i giacimenti di gas della Siberia all’Europa occidentale , è stato completato. Tali parole sono state pronunciate presso il Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, durante il quale Putin ha sottolineato che anche il tratto sottomarino è stato terminato, mentre i lavori sulla seconda sezione del Nord Stream 2 stanno continuando. Quest’ultimo infatti è composto da due linee di gasdotto con una capacità totale di 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno e, a tal proposito, il presidente ha affermato che la linea base è «pronta a pompare gas nel Nord Stream 2» ed iniziare così a rifornire i consumatori in maniera conforme agli standard ambientali.

Riguardo tale progetto, però, si dice preoccupato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale ha recentemente affermato che Kiev rischierebbe di perdere circa 3 miliardi di dollari l’anno se la Russia smettesse di far transitare il gas attraverso la rete di tubi terrestri di costruzione sovietica che attraversa il paese. Tuttavia, i funzionari russi hanno risposto dicendo che non ci sono piani a breve termine che prevedono di terminare le forniture e ricordando anche che gli attuali accordi di transito saranno rinegoziati solo al momento della loro scadenza, ossia nel 2024.

La realizzazione del Nord Stream 2 dunque procede a gonfie vele, nonostante la forte opposizione attuata da parte degli Usa: il Dipartimento di Stato dell’ex presidente Donald Trump, infatti, aveva emesso diverse restrizioni e misure finanziarie contro le aziende coinvolte nella sua costruzione. Ed anche il nuovo presidente Joe Biden [2] si è schierato contro di esso definendolo un pessimo affare per l’Europa e minacciando di applicare sanzioni economiche. Ma nonostante tutto ciò il progetto prosegue ed è costantemente sostenuto dai funzionari della Germania, dove esso terminerà.

[di Raffaele De Luca]