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L’Unione Europea ha dato il via libera al cibo a base di tarme

I 27 Stati Membri dell’Unione Europea hanno approvato la proposta della Commissione europea di consentire la commercializzazione ad uso alimentare dei cosiddetti «vermi gialli della farina», ossia le larve del coleottero «tenebrione mugnaio». È il primo via libera dell’Ue circa l’utilizzo di un insetto nel settore alimentare ed esso fa seguito alla valutazione scientifica fornita negli scorsi mesi dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa), che aveva definito tali larve sicure [1] da mangiare per l’uomo. Adesso il prossimo passo è quello di adottare un regolamento dell’Ue che autorizzi l’uso dei vermi gialli della farina come alimenti, cosa che sarà fatta nelle prossime settimane.

Secondo molti ricercatori si tratta del cibo del futuro in quanto potenzialmente sostenibile, in grado cioè di nutrire la popolazione crescente del pianeta senza intaccare eccessivamente le risorse naturali e il clima. Infatti, è un alimento a basse emissioni di carbonio, motivo per cui allevare tali insetti come risorsa alimentare potrebbe generare risvolti positivi per l’ambiente. In tal senso, la decisione rientra all’interno della strategia Farm to Fork [2], il piano d’azione Ue 2020-30 che mira a rendere sostenibili i sistemi alimentari e che indica gli insetti come una fonte di proteine a basso impatto ambientale. A tutto ciò si aggiunge il fatto che queste larve siano una fonte di cibo sana ed altamente nutriente: hanno un elevato contenuto di grassi, proteine e fibre e possono essere utilizzate essiccate o come farina proteica in numerosi prodotti alimentari.

[di Raffaele De Luca]