Nei notiziari del 2008 non era raro imbattersi in un’immagine ricorrente: gruppi di persone con il volto coperto da una maschera bianca, il ghigno rigido e inquieto di un’espressione umana privata di ogni gioia. Era l’effigie di Guy Fawkes così come l’aveva immaginata l’illustratore David Lloyd nella visual novel V per Vendetta, immagine poi rielaborata in chiave cinematografica dalle registe Lana e Lili Wachowski. Quella maschera era diventata un simbolo di ribellione, resistenza, partecipazione e, soprattutto, il volto ufficiale del movimento decentralizzato di hacktivismo noto come Anonymou...
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