Mentre le cancellerie europee si preparavano a festeggiare l’ingresso della Bulgaria nell’eurozona, che avverrà il primo gennaio 2026, a Sofia si consumava un evento spartiacque: la caduta del governo di Rosen Zhelyazkov, avvenuta l'11 dicembre, a seguito di massicce proteste popolari. Questa volta, il Parlamento non ha sciolto le righe per calcolo elettorale, non è stata la solita manovra di palazzo a cui la politica bulgara – e non solo – ci ha abituati nell'ultimo decennio. Per comprendere la gravità della situazione, dobbiamo abbandonare la lente deformante che riduce tutto a uno scontro t...
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