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Brindisi, i turisti israeliani fanno come a casa: insulti e minacce di morte ai manifestanti

A Brindisi alcuni croceristi israeliani sbarcati dalla nave Crown Iris hanno insultato, schernito e minacciato un gruppo di manifestanti pro-Palestina impegnati in un sit-in nel centro città dopo la manifestazione organizzata dal “Comitato contro il genocidio del Popolo Palestinese, contro il riarmo, per la pace”. La mobilitazione intendeva contestare la presenza della nave, di proprietà di una compagnia che collabora direttamente con l’esercito israeliano, e «impedire che criminali di guerra possano trascorrere le proprie vacanze qui in Puglia come se non vi fosse mai stato un genocidio». I filmati diffusi sui social mostrano i turisti israeliani rispondere ai manifestanti con gesti offensivi, sputi, minacce di strangolamento e frasi come «non scherzate con il popolo israeliano» e «vi ucciderò», prima che la polizia intervenisse per separare i due gruppi. Da quanto comunicano i rappresentanti del movimento Extinction Rebellion (XR [1]) Puglia una ragazza è stata successivamente soccorsa da un’ambulanza.

La manifestazione brindisina in sostegno al popolo palestinese si è tenuta lo scorso venerdì in occasione dell’arrivo della nave da crociera Crown Iris, di proprietà di Mano Cruise. Mano Cruise fa capo a Mano Maritime: «Nel decennio post Unione Sovietica, la compagnia ha collaborato col ministero dell’Immigrazione di Israele nella cosiddetta Operazione Exodus, il trasferimento in terra santa di ebrei russi, trasportando più di 140.000 migranti finiti, come gli altri, a colonizzare terre palestinesi», si legge in una nota a firma di Luca Debenedettis, diffusa dai media locali. «Inoltre, il suo armatore, Moshe Mano, è stato omaggiato dalla Marina Militare israeliana per l’assistenza ricevuta in svariate operazioni e anni di attività». Il presidio è iniziato attorno alle 8 presso il Seno di Levante, vicino alla banchina della vecchia stazione marittima, dove si sono riuniti all’incirca 30 manifestanti del Comitato; le forze dell’ordine hanno blindato l’area del porto, e i manifestanti hanno urlato slogan contro il genocidio e contro il governo Netanyahu. Dopo l’arrivo della nave, i manifestanti si sono mossi in corteo.

I primi accenni di tensione si sono sentiti sin dal presidio presso il varco portuale, dove i turisti israeliani a bordo della nave da crociera hanno preso a insulti i manifestanti radunatisi al porto. L’episodio che ha fatto più scalpore tuttavia è quello in centro a Brindisi. Dopo la manifestazione, un gruppo di manifestanti vestito con accessori che richiamavano il loro sostegno al popolo palestinese, e dotato di una bandiera della Palestina si è mosso verso il centro della città, e si è fermato in un bar. Nel vederli, i turisti hanno iniziato a provocarli verbalmente; alla richiesta di essere «lasciati in pace» proveniente dal gruppo di manifestanti, una turista è passata agli insulti e alle minacce: «Sei stupido come la mia c***o di scarpa», dice la donna, iniziando a scaldarsi sempre di più. «Sembri gay; sai cosa fanno loro ai gay? Gli tagliano il c***o [ndr. dal contesto del video sembra riferirsi ai palestinesi o ai gruppi di resistenza]», continua; «pezzo di m***a, ti ammazzo», dice poi sempre più concitata e solo dopo avere sputato addosso ai manifestanti. Trattenuta da un uomo che si trovava con lei, è poi entrata nel gazebo esterno del medesimo bar, sedendosi a un tavolo e insultando a gesti verso il gruppo. Da quanto comunica XR, i turisti avrebbero preso di mira un ragazzo minorenne e si sarebbero «scagliati fisicamente contro una ragazza successivamente soccorsa da un’ambulanza». Dopo l’accaduto, i turisti avrebbero poi «ripreso la loro vacanza in visita ad Alberobello».

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Dario Lucisano

Laureato con lode in Scienze Filosofiche presso l’Università di Milano, collabora come redattore per L’Indipendente dal 2024.