Una multa di circa duecento euro è stata notificata a Luca Paladini, consigliere regionale della Lombardia, per aver esposto per pochi secondi la bandiera palestinese in occasione di una partita di basket. L’episodio, avvenuto la sera del 20 novembre al Forum di Assago nella cornice della sfida di Eurolega tra Olimpia Milano e Hapoel Tel Aviv, ha portato Paladini a ricevere una chiamata dal commissariato di polizia di zona per il ritiro della sanzione, motivata con la violazione del regolamento interno dell’impianto. Il consigliere, che ha difeso a spada tratta il proprio gesto, definendolo pacifico e non violento, ha annunciato il possibile inizio di una battaglia legale.
«Mi ha appena chiamato il commissariato di polizia della mia zona, qui a Milano. Devo andare a ritirare la notifica di una multa di poco inferiore ai 200 euro» per «aver esposto per 10 secondi la bandiera della Palestina al Forum, in occasione della partita di pallacanestro Olimpia Milano Hapoel Tel Aviv» ha scritto [1] Paladini, consigliere eletto con Patto Civico, sui propri social network. L’importo della sanzione si aggirerebbe specificamente tra i 180 e i 200 euro. La motivazione formale della multa, come riportato nel post dallo stesso Paladini, risiederebbe nella violazione del regolamento d’uso del Forum (esposizione non autorizzata). Il consigliere ha raccontato quanto accaduto: «Una volta dentro il Forum, quando è stata presentata in campo la squadra israeliana, ho esposto per 10 secondi e in maniera pacifica la bandiera. Un gesto non violento fatto in silenzio. Un agente in borghese si è avvicinato, mi ha chiesto i documenti e di evitare di mostrare la bandiera. Io, a quel punto, me la sono messa tipo sciarpa».
La vicenda personale di Paladini si è svolta in una serata caratterizzata da tensioni. Prima del fischio d’inizio, infatti, all’esterno della struttura un presidio di una cinquantina di attivisti pro Palestina aveva dato vita a una protesta con striscioni, fumogeni e cori contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e Giorgia Meloni. Il consigliere regionale, però, non era collegato a quel gruppo. Sorpreso e indignato, Luca Paladini ha dichiarato: «Sono letteralmente annichilito e ovviamente la cosa, per quanto mi riguarda, non finisce qui». Il consigliere ha quindi annunciato di valutare le prossime mosse, incluso un possibile ricorso legale. «Ora vedrò come muovermi e valuterò anche se intervenire con gli avvocati» ha concluso, sottolineando la sua intenzione di contestare una sanzione ritenuta sproporzionata rispetto a un gesto simbolico e silenzioso.
Si tratta ormai dell’ennesimo caso che vede la bandiera palestinese come una sorta di bersaglio che viene automaticamente sanzionato nel momento in cui viene esposta in occasione di eventi pubblici. Era già accaduto a fine luglio, quando allo stadio Sinigaglia di Como, durante la partita Ajax-Celtic, valida per la Como-Cup 2025, due tifosi italiani avevano sventolato [2] una bandiera palestinese verso il settore dell’Ajax. I due, un uomo e una donna, sono stati identificati insieme ad altri 3 soggetti – due scozzesi e un uomo con cittadinanza marocchina residente a Besana in Brianza – che si sono uniti a quella che la Questura ha definito una «azione provocatoria». Tutti sono stati condotti in Questura e denunciati per l’articolo 604 bis del codice penale, che punisce la propaganda e l’istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. A maggio, poco prima del passaggio del Giro d’Italia a Putignano, piccolo comune in provincia di Bari, una famiglia aveva ricevuto [3] la visita di un poliziotto in borghese, che ha chiesto loro di rimuovere la bandiera palestinese appesa al proprio balcone per una «questione di ordine pubblico». A fine febbraio, dopo una manifestazione contro il DDL 1660, a Terni un giovane militante del partito Potere al Popolo è stato fermato, identificato e perquisito dopo che è stata trovata in suo possesso una bandiera della Palestina. Dopo che il giovane è stato condotto [4] negli uffici della PolFer perchè gli fosse ispezionato lo zaino, è stato anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.