Nonostante il risultato complessivo della COP30 di Belém sia stato deludente in merito a impegno dei governi, qualcosa di buono ne è emerso. La Colombia ha infatti deciso di vietare l'approvazione di nuovi progetti petroliferi e minerari nella totalità del proprio bioma amazzonico, che rappresenta il 42% del territorio nazionale e il 7% dell’intera Amazzonia sudamericana. La decisione ha una portata tale che potrebbe essere destinata a dare una svolta nella protezione della Foresta Amazzonica.
La dichiarazione è stata presentata dalla ministra dell’Ambiente ad interim Irene Vélez Torres durant...
Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci (al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.
Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.
L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.