Nella sera di ieri, giovedì 16 ottobre, un ordigno esplosivo ha fatto esplodere le auto del giornalista e conduttore della trasmissione Report Sigfrido Ranucci e di sua figlia. L’esplosione è avvenuta davanti alla casa del giornalista, a Campo Ascolano, frazione del Comune di Pomezia, nella città metropolitana di Roma, senza causare feriti; si è verificata attorno alle 22, quando Ranucci si trovava in casa. L’ordigno è stato posizionato «sotto l’auto parcheggiata del giornalista», e ha causato una esplosione tale che «avrebbe potuto uccidere chi fosse passato lì in quel momento», riportano le pagine social della trasmissione [1]. Sul posto sono arrivati gli agenti della Digos, i carabinieri, gli artificieri e i vigili del fuoco. Le indagini sono ancora in corso, e sono ancora ignoti moventi e responsabili.
In una serie di interviste rilasciate nella notte, Ranucci ha spiegato che l’esplosione si è verificata attorno alle 22, una ventina di minuti dopo che era tornato a casa. L’auto del giornalista era parcheggiata davanti al cancello di casa, e la figlia aveva parcheggiato l’altra automobile di fianco a quella del padre poco prima dell’esplosione. L’auto di Ranucci, si legge nel Corriere [2], era stata utilizzata l’ultima volta alle 13:20. L’esplosione ha causato ingenti danni a entrambe le vetture e sparso detriti nell’area attorno al cancello. In una intervista alla Rai [3], Ranucci afferma che la bomba era stata piazzata tra l’automobile e il cancello, e che secondo le prime indagini si sarebbe trattato di un ordigno rudimentale: «Si trattava di un chilo di esplosivo usato per fuochi d’artificio, un ordigno pirotecnico» ha detto il giornalista riportando i primi pareri dei tecnici. Oltre a questo, si sa poco di più: l’esplosione deve avere causato un gran boato e per quanto sembri che sia stata causata da una bomba artigianale, in circostanze diverse non sarebbe stata meno letale.
Le indagini sono in mano alla Procura di Velletri, e sono ancora in corso: Ranucci si è limitato a riferire al Corriere che non esclude collegamenti con le nuove inchieste di Report, annunciate recentemente. Il giornalista ha riportato che l’esplosione è arrivata dopo una serie di minacce ed episodi già denunciati alla Digos e alla Procura di Velletri: negli ultimi mesi gli hanno mandato un proiettile di P38 (la nota pistola semiautomatica di fabbricazione tedesca), è stato pedinato da «personaggi identificati» dalla sua scorta, ed è stato oggetto di dossieraggio, «anche dall’estero». Sigfrido Ranucci è particolarmente noto per essere il conduttore della trasmissione Report, noto programma di inchieste e giornalismo investigativo.