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Diretta – Global Sumud Flotilla: Israele ferma 3 navi. La missione continua

La Global Sumud Flotilla, la flotta di imbarcazioni civili che si sta dirigendo verso Gaza per consegnare tonnellate di aiuti umanitari e rompere l’assedio israeliano, è entrata nella zona “ad alto rischio”, ovvero le acque palestinesi di fronte alla Striscia che Israele tiene sotto controllo militare (150 miglia nautiche dalla costa). La fregata Alpino italiana, intervenuta [1] dopo l’attacco con droni scagliato contro diverse imbarcazioni della flotta, si è fermata al limite delle 150 miglia. La nostra diretta degli eventi.


Non solo in Italia: le proteste per l’intercettazione delle navi della GSF stanno scoppiando in diverse città d’Europa. Per ora, migliaia di cittadini sono scesi nelle piazze di Barcellona, Berlino e Bruxelles, chiedendo protezione peri i civili a bordo delle imbarcazioni e la fine del genocidio in Palestina.


Altre navi della Global Sumud Flotilla stanno venendo approcciate dalle imbarcazioni della marina israeliana. Secondo fonti non confermate, per ora sarebbero sei le navi sequestrate; le uniche di cui si abbia conferma, tuttavia, rimangono le tre annunciate dai portavoce del gruppo.

In questo momento, dalle immagini della diretta sul canale YouTube della GSF sembra che una nave israeliana si stia avvicinando a una delle imbarcazioni della Flotilla, la nave Mango. Mango sta anche venendo attaccata con quelli che sembrerebbero degli idranti; le immagini della telecamera sono tuttavia troppo sfocate per determinare di cosa si tratti. Altre navi sono state attaccate con lo stesso dispositivo.


Il corteo di Roma è arrivato in piazza Barberini e ora sembra stare dialogando con le forze dell’ordine per spingersi fino a Palazzo Chigi. Intanto, anche Pisa e Napoli si muovono in corteo, mentre in altre città, come a Catania, sorgono nuovi presidi.

Local Team sta seguendo le varie piazze d’Italia in una live su YouTube.


Dopo avere radunato migliaia di persone in presidio, le maggiori città italiane stanno partendo i primi cortei. A Milano, da Piazza della Scala i manifestanti hanno iniziato a muoversi in direzione Stazione Centrale, dove la polizia ha schierato decine di agenti in tenuta antisommossa; a Roma, invece, da Piazza dei Cinquecento, il corteo si è mosso verso Palazzo Chigi. Corteo universitario a Bologna, diretto verso Piazza maggiore mentre a Torino il presidio di Piazza Palazzo di Città ha iniziato a muoversi.


Il ministro degli Esteri Tajani ha dichiarato che gli attivisti italiani che verranno arrestati dalle operazioni israeliane verranno prima portati in Israele, ad Ashdod, e poi rispediti in Italia: “Le regole di ingaggio della Marina israeliana sono molto chiare, nessun atto di violenza nei confronti delle persone che sono a bordo delle navi della Flotilla. Queste sono disposizioni molto chiare che hanno avuto dal governo”, ha dichiarato il ministro. Secondo quanto riporta Tajani, l’operazione durerà fino a circa mezzanotte o l’una.


La Global Sumud Flotilla ha annunciato che la missione prosegue. Nonostante le operazioni israeliane gli attivisti sono “determinati” a rompere l’assedio a Gaza, ha detto un portavoce del gruppo in una diretta sui social. Le navi proseguono in direzione di Gaza.


A Pisa, intanto, il corteo spontaneo in supporto alla GSF è arrivato alla stazione centrale della città, invadendo i binari.


La GSF ha rilasciato un comunicato stampa d’emergenza in cui conferma che “molteplici barche” sono state fermate dalle IDF, precisamente. Il comunicato cita le navi Alma, Surius, e Adara. In questo momento, specifica la GSF, si trova a circa 70 miglia nautiche da Gaza.


A Roma e forze dell’ordine hanno blindato la stazione Termini, chiudendo le entrate principali che danno su piazza dei Cinquecento. La medesima piazza è stata al centro di un presidio negli scorsi giorni, ed è stata rinominata dai manifestanti Piazza Gaza.

Scene analoghe a Bologna, dove sono stati schierati diversi carabinieri in antisommossa presso piazza Grande.


L’emittente qatariota Al Jazeera riporta che l’esercito sarebbe salito sulla nave Sirius e avrebbe iniziato ad arrestare l’equipaggio. Tra le persone fermate figura tra cui il corrispondente della stessa emittente Mubasher Hayat Al-Yamani.

Al Jazeera riporta anche che una terza nave starebbe venendo approcciata.


“La nave Alma è stata appena abbordata dalle forze di occupazione israeliane”, lo ha comunicato su X la pagina ufficiale della Global Sumud Flotilla.


Intanto, si moltiplicano i presidi in sostegno della GSF: per stasera sono state convocate piazze a Bologna, Firenze, Genova, Livorno, Lodi, Milano, Palermo, Torino, Siena..


La eurodeputata franco-palestinese Rima Hassan, attivista della coalizione, ha pubblicato un video che mostra delle navi intercettare alcune imbarcazioni della Flotilla. Dal video, non è chiaro di quale nave si tratti.

Intanto, i canali di aggiornamento non ufficiali sostengono che le IDF avrebbero accerchiato le navi della Flotilla e che la nave Alma e la nave Sirius sarebbero state fermate. Un video che circola online mostra la nave Alma che viene contattata radiofonicamente dalle autorità israeliane.


Intanto, in Italia iniziano a emergere i primi moti di supporto alla GSF. A Napoli un gruppo di manifestanti ha occupato la stazione centrale, invadendo i binari. La mobilitazione si sta estendendo lungo le vie principali attorno alla stazione.


L’Unione Sindacale di Base ha ufficializzato lo sciopero del 3 ottobre. Dopo quello che parrebbe l’inizio delle operazioni israeliane, USB ha annunciato una mobilitazione immediata nelle piazze.


La maggior parte delle navi del convoglio umanitario non trasmettono più alcuna immagine. In questo momento, sono attive solo due telecamere di bordo. Gli attivisti continuano a indossare i giubbetti in attesa di eventuali intercettazioni; secondo fonti non verificate alcune delle navi sarebbero state intercettate.


Le navi israeliane si starebbero avvicinando sempre di più al convoglio. Gli attivisti hanno tutti indossato i giubbotti di salvataggio e l’equipaggio della nave Alma si è seduto sul ponte, apparentemente, come da prassi, in attesa dei soldati israeliani. Per un breve periodo, la connessione con Alma è stata interrotta, ma è ripresa nell’arco di una decina di minuti. Secondo un comunicato della Flotilla, le operazioni di blocco potrebbero iniziare entro la prossima mezz’ora.


Oltre 20 navi si starebbero avvicinando alle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. La notizia è stata data dagli organizzatori, ma non è chiaro a che velocità le navi stiano viaggiando.


In un aggiornamento sul proprio canale Telegram, la Global Sumud Flotilla ha annunciato che le navi del convoglio umanitario si trovano a meno di 90 miglia nautiche dalle coste di Gaza. «Stiamo navigando in una zona ad alto rischio», scrivono gli attivisti della Flotilla. «State allerta». Le ultime navi della Freedom Flotilla Coalition, uno dei gruppi di avvitisti che fa parte del comitato della GSF, sono state intercettate a circa 100 miglia nautiche dalle coste gazawi.



Gli attivisti della Global Sumud Flotilla hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno parlato degli eventi di questa notte. Gli attivisti hanno spiegato che la flotta sarebbe stata avvicinata da delle navi che avrebbero usato tattiche di intimidazione psicologica, circondandole, accendendo i fari e manomettendo le telecomunicazioni. Nel corso della conferenza, hanno ribadito che le navi dovrebbero arrivare a Gaza domani attorno alle 10 del mattino, e che questa ultima notte sarà «critica» perché le ultime volte Israele ha fermato le missioni proprio a notte inoltrata.


Israele si starebbe preparando a intercettare le navi della Flotilla. Secondo quanto riporta l’emittente Kan news, le navi verrebbero bloccate dalla marina militare, che prenderebbe a carico tanto le imbarcazioni quanto gli attivisti. Gli attivisti verrebbero così portati presso il porto di Ashdod, dove, secondo il quotidiano israeliano Ynet, verrebbero dispiegati 500 agenti. Una volta arrivati in Israele, verrebbero trasferiti presso la prigione di Ketziot. Intanto, la Marina Militare avrebbe aumentato lo stato di allerta e dispiegato imbarcazioni al largo delle acque palestinesi.


Dopo l’Italia, anche la Spagna ha richiamato la nave del Paese che scortava gli attivisti della Global Sumud Flotilla. Dopo avere ritirato la propria imbarcazione, Madrid ha anche invitato gli attivisti a non entrare «nella zona di esclusione istituita dall’esercito israeliano».


La eurodeputata e membro della Flotilla Rima Hassan ha dichiarato che le navi del convoglio dovrebbero arrivare a Gaza domani. Da quanto comunica il membro del gruppo, le navi si trovano ora a 130 miglia nautiche dalle coste di Khan Younis, Governatorato nel sud della Striscia.


Mentre la Flotilla si avvicina a Gaza, numerosi gruppi studenteschi e di lavoratori si stanno iniziando a mobilitare. Già ieri, gli studenti di Cambiare Rotta hanno lanciato l’allarme a Bologna, Genova, Bari e Palermo, inscenando proteste nelle città e minacciando di bloccare gli atenei in caso di attacchi alle navi della flotta. A Roma, gli studenti della Sapienza hanno occupato la facoltà di Scienze Politiche. Intanto, a Livorno, il Gruppo Autonomo Portuali già in presidio per impedire alla nave israeliana ZIM Virginia ha annunciato il presidio permanente per la Flotilla; Unione Sindacale di Base, invece, ha annunciato che in caso di attacco sarà sciopero immediato.


«Mentre la Flotilla si accinge a entrare nelle acque territoriali di Gaza con il suo carico umanitario, il governo italiano si prepara ad abbandonarla, lasciando campo libero all’ennesima violazione di Israele, che gli permetterà di proseguire il genocidio indisturbato».


Una nave militare israeliana ha approcciato le navi della flotta, compiendo quelli che sono stati descritti come gesti «intimidatori», danneggiando i sistemi di comunicazione e circumnavigando, con «manovre molto pericolose», le imbarcazioni Alma e Sirius. «Sono state necessarie manovre evasive per evitare collisioni. Dopo l’attacco intimidatiorio all’Alma, la nave militare si è diretta verso Sirius, ed ha ripetuto lo stesso pattern. Ci sono state altre segnalazioni di imbarcazioni militari per tutta la notte, ma questo è stato il primo incontro ravvicinato», segnala la flotta sui suoi canali social. «Nonostante la perdita di alcuni apparati elettronici, nessuno è stato ferito» e la navigazione verso Gaza continua: «ci aspettiamo, nelle prossime 4/5 ore, di raggiungere il punto in cui sono state intercettate Handala e Madleen».


Alcune imbarcazioni non identificate, molte delle quali con le luci spente, si sono avvicinate alla flotta e hanno circumnavigato per vari minuti alcune delle navi, che hanno perso temporaneamente l’uso di Starlink.


La presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, ha risposto con un tweet alle accuse di «sabotaggio» dirette dalla Flotilla al governo.


Dopo che il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha informato che la fregata Alpino non avrebbe scortato gli italiani presenti sulla Global Sumud Flotilla e offerto ai partecipanti alla missione «l’opportunità» di abbandonare la nave e ritornare in Italia prima di fare ingresso nelle acque critiche, la Global Sumud ha accusato il governo di «sabotaggio». In una nota diffusa sui propri canali, i membri della missione scrivono che «se l’Italia stesse davvero cercando di proteggere vite», non lo farebbe sostenendo Israele o «facendo pressione» sui civili perché si ritirino. «La Corte Internazionale di Giustizia ha emesso, nel suo ordine del 24 maggio 2024, misure provvisorie richiedendo che tutti gli Stati prendano le necessarie iniziative concrete per assicurare la fornitura senza ostacoli di aiuti umanitari ai palestinesi di Gaza» sottolinea la nota, specificando che «la Flotilla continua a navigare».