È iniziato lo sciopero generale per la Palestina. Lo sciopero riguarderà l’intera giornata e coprirà tutti i settori del pubblico e del privato. Per la giornata di oggi sono previste manifestazioni in oltre 80 città. I nostri aggiornamenti in diretta.
Ore 19.25 – Da nord a sud iniziano i cortei pomeridiani
In tutta Italia stanno iniziano i nuovi cortei per la Palestina. Alle 19, a Brescia è partito un corteo da Piazza del Duomo; alla stessa ora, è iniziato un presidio a Cesena, mentre alle 19:15 è partito un corteo a Torino, che in questo momento sta percorrendo corso Giulio Cesare. Marce anche a Bergamo, Cosenza e Genova.
Ore 18.00 – Milano: oltre 10 fermi e 60 feriti
A Milano è trapelato un primo bilancio parziale della giornata di mobilitazioni di oggi. Secondo l’agenzia di stampa Ansa, nel capoluogo meneghino, dopo gli scontri in stazione, ci sarebbero stati oltre una decina di fermi e almeno 60 feriti; in città, intanto, prosegue un presidio stradale in via Vittor Pisani. Fermi anche a Bologna, dove la polizia avrebbe arrestato almeno 8 persone dopo una serie di scontri sulla tangenziale.

Ore 17.20 – Roma: bloccata la tangenziale, manifestanti entrano alla Sapienza
Il corteo pro Gaza partito da piazza Cinquecento ha attraversato Roma fino a bloccare la tangenziale est. Nei pressi del Verano il corteo ha invaso anche la corsia opposta della tangenziale, paralizzando il traffico cittadino. Decine di migliaia di manifestanti hanno sfilato al grido «fuori il sionismo dall’università», entrando anche alla Sapienza con lo striscione “block the university, all eyes on the Flotilla”.
Ore 16:40 – Genova, chiuso casello A7 causa corteo
Il casello di Genova Ovest sull’autostrada A7 è stato chiuso in entrambe le direzioni per un corteo organizzato dai sindacati di base. Autostrade per l’Italia ha segnalato la chiusura del tratto tra il bivio A7/A10 e Genova Ovest, consigliando l’uscita a Genova Bolzaneto per chi proviene da Milano. Si registrano due chilometri di coda tra i raccordi A7/A12 e A7/A10. La protesta degli attivisti sta causando forti disagi al traffico urbano, in particolare lungo le direttrici che portano al nodo di San Benigno.
Ore 16:10 – Salvini e Tajani contro gli attivisti: “Violenti”
Il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha accusato su X gli attivisti pro-Pal: «Altro che sciopero, questa è violenza: scontri e attacchi alle Forze dell’Ordine, stazioni prese d’assalto e assediate, sassi sui sui binari, migliaia di lavoratori bloccati e arrabbiati. Questi sono i ‘pacifisti’ di sinistra», ha scritto. È intervenuto anche il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha espresso «solidarietà alle forze dell’ordine», definendole «bersaglio incolpevole di questa violenza».
Ore 15:40 – Milano, scontri tra manifestanti e forze dell’ordine
In questi minuti, l’area della Stazione Centrale di Milano è teatro di forti tensioni legate al corteo pro Palestina. La polizia ha bloccato gli ingressi per impedire l’accesso ai manifestanti, con momenti di scontro. Gli attivisti hanno divelto vetrine e lanciato oggetti. Centinaia di persone sono rimaste nell’area esterna con chioschi e negozi, senza entrare nella struttura. In via Vittor Pisani gli agenti hanno usato fumogeni per disperdere il corteo. Tutti i negozi interni sono stati chiusi e la stazione presidiata da poliziotti in assetto antisommossa.
Ore 15:20 – Venezia, la polizia usa gli idranti sui manifestanti
Al porto di Marghera, a Venezia, la manifestazione pro-Palestina è stata respinta dall’intervento delle forze dell’ordine. Blindati e idranti hanno costretto i manifestanti ad arretrare di circa cento metri. I dimostranti hanno gridato slogan come «Vergogna!» e intonato cori per la Palestina. La ritirata si è fermata quando un gruppo di partecipanti si è seduto sulla carreggiata, gambe incrociate e mani alzate, creando una barriera simbolica davanti alla folla in arretramento.

Ore 13:25 – Torino: almeno 10mila in protesta, studenti bloccano i binari
A Torino circa diecimila persone stanno partecipando alle proteste. Il corteo, partito dalla stazione di Porta Nuova, sta attraversando il centro città sfilando lungo via Madama Cristina. L’ingresso principale dello scalo ferroviario è stato chiuso dalle forze dell’ordine per motivi di sicurezza. Durante la mobilitazione, un blocco studentesco si è staccato dal corteo principale occupando i binari del treno. L’iniziativa ha causato tensioni e disagi alla circolazione ferroviaria.

Ore 12:50 – Brescia, bloccata stazione della metro
A Brescia i manifestanti hanno occupato la stazione Vittoria della metropolitana cittadina, bloccando l’accesso ai viaggiatori e il traffico dei treni per circa 15 minuti. Sono in centinaia davanti all’ingresso dello scalo e all’interno della stessa fermata. Gli studenti, che hanno guidato la protesta, hanno urlato slogan in difesa della popolazione palestinese, contro il governo israeliano e anche contro l’esecutivo Meloni. Attimi di tensione con le forze dell’ordine.
Ore 12:20 – Pisa, migliaia di manifestanti invadono la superstrada
A Pisa migliaia di manifestanti pro-Gaza hanno invaso la Sgc Firenze-Pisa-Livorno, bloccando completamente la carreggiata in direzione mare. Il corteo è entrato sulla superstrada dallo svincolo vicino all’aeroporto, paralizzando la circolazione e costringendo numerosi automobilisti a fermarsi. In direzione Firenze il traffico, seppur rallentato dalla curiosità dei passanti, continua a scorrere.
Ore 11:47 – Protesta del corteo davanti al consolato israeliano di Bari
Il corteo organizzato a Bari dai sindacati di base, che conta circa duemila persone, è arrivato davanti al consolato di Israele, dove è schierata la polizia in assetto anti sommossa. I manifestanti hanno protestato urlando «Assassini», «vergogna», «Israele fascista, Stato terrorista» sotto la struttura. Fra loro ci sono moltissimi giovani, che hanno issato le bandiere della Palestina. Il corteo si sta ora muovendo, proseguendo il suo percorso autorizzato.
Ore 11:15 – Bloccata la stazione centrale di Napoli
Lo sciopero è arrivato anche nella stazione centrale di Napoli, che è stata bloccata dalle manifestazioni. Nel frattempo, è stato bloccato anche il porto di Trieste e a Milano migliaia manifestanti sono partiti in corteo.
Ore 10:45 – Le principali manifestazioni continuano a crescere
I principali presidi e cortei del Paese iniziano a mobilitarsi e a vedere crescere il numero dei partecipanti. A Venezia è iniziato il concentramento di Marghera, dove si stanno riunendo persone da tutto il nord-est Italia; a Torino sono partiti i cortei dall’università e da Piazza Arbarello; a Genova, migliaia di persone sono arrivate in presidio davanti al Varco San Benigno del porto; nel fiorentino, presso Calenzano, è stata bloccata la A1, e il corteo si è mosso in direzione Campi Bisenzio e Capalle; a Bologna sono partiti i cortei studenteschi verso piazza Verdi.
Intanto, al porto di Livorno, sono arrivati ancora più manifestanti, che si sono diretti verso le banchine dell’Alto Fondale, mentre è partito un corteo anche Pisa; porto bloccato anche a Salerno.
Ore 9:55 – Nuovi presidi a Milano, Potenza, Ravenna e in Veneto
In Veneto è stato inaugurato il primo concentramento regionale. I manifestanti si sono riuniti a Padova, dove hanno rilanciato la più ampia mobilitazione di Marghera, che dovrebbe iniziare a momenti. In Romagna, a partire dalle 9, i manifestanti si sono riuniti in presidio presso Piazza del Popolo, mentre in Basilicata, a Potenza, è iniziato un corteo cittadino. Nonostante la pioggia, i manifestanti stanno iniziando a radunarsi anche a Milano, in piazza Cadorna, dove a breve dovrebbe partire una marcia verso la stazione.

Ore 9:45 – Ancora blocchi studenteschi: Bologna, Brescia, Genova, Lecce e Torino
Gli studenti di Cambiare Rotta hanno bloccato anche l’Università di Lecce, e la sede centrale dell’Università di Bologna; sempre a Bologna, docenti e studenti si sono riuniti davanti alla sede dell’ufficio scolastico regionale. A Genova è stata bloccata una seconda sede e gli studenti sono partiti in corteo. A Brescia, gli studenti e le studentesse delle scuole superiori si sono radunati in Piazzale Cesare Battisti, da dove partiranno alla volta del Duomo. A Torino gli studenti hanno organizzato picchetti in diversi istituti e si sono mossi verso Piazza Arbarello dove è previsto un concentramento studentesco.
Ore 9:30 – Trasporti: a Milano chiusa la M4
Lo sciopero ha iniziato a interessare anche il settore dei trasporti. A Milano la linea 4 della metropolitana (che collega la città all’aeroporto di Linate) è chiusa, mentre le altre linee sotterranee sembrano continuare circolare. Nel capoluogo meneghino la fascia non garantita proseguirà fino alle 15; il servizio riprenderà per tre ore e potrebbe subire ulteriori interruzioni a partire dalle 18. Anche il personale ATAC, di Roma, è in sciopero; nella capitale la fascia garantita è prevista dalle 17 alle 20 e le autorità hanno disposto la chiusura della stazione Termini in vista della manifestazione, che inizierà alle 11.
Disagi previsti anche nelle ferrovie, dove il personale FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord di tutto il Paese (Calabria esclusa) ha aderito allo sciopero. Trenitalia riporta che le linee Torino-Alessandria e Ventimiglia-Genova sono interrotte per condizioni meteo; per 7 treni è previsto un ritardo di almeno un’ora. Per quanto riguarda le tratte regionali, la fascia garantita è prevista dalle 18 fino alle 21.
Ore 9:00 – Logistica: proteste in Piemonte e Toscana
Sono iniziate le prime proteste dei lavoratori della logistica piemontesi. A incrociare le braccia sono stati i lavoratori di BRT Torino, che, affiancati dagli studenti e da rappresentanti di Potere al Popolo, hanno dato il via a un presidio davanti a una sede dell’azienda. In Piemonte, hanno scioperato anche i lavoratori di SAFIM, altra azienda della logistica; in Toscana, invece, presso Marina di Carrara è stato lanciato un presidio davanti al Varco Levante del porto.
Ore 8:30 – Le università si mobilitano: presidi a Bari, Bologna, Genova, Milano, Roma e Torino
Anche gli studenti dell’Università La Sapienza di Roma hanno dato il via alla propria mobilitazione; gli studenti si sono trovati davanti a Piazzale Aldo Moro, sede dell’ingresso principale dell’ateneo, bloccando le entrate. A Bari, invece, gli studenti di Cambiare Rotta hanno bloccato l’entrata del plesso di lingue. A Torino, gli studenti si sono riuniti in presidio davanti al campus Einaudi; a Genova si sono mossi verso la sede centrale; a Milano hanno bloccato l’ingresso principale dell’Università degli Studi; infine a Bologna hanno interrotto le lezioni del Dipartimento di Matematica. Cambiare Rotta ha organizzato presidi in un totale di 36 università.

Ore 8:00 – Iniziano le prime manifestazioni: presidio presso il porto di Livorno
Alle 6 di questa mattina è iniziato il presidio presso il Varco Valessini del porto di Livorno. Il presidio, organizzato dal Gruppo Autonomo Portuali, è la prima manifestazione in programma per oggi delle oltre 60 previste in tutta Italia; il presidio, precisa il GAP, è iniziato in concomitanza con l’orario di avvio dei lavori al porto, e durerà tutto il giorno. Il GAP ha anche annunciato che il 24 settembre si mobiliterà contro l’arrivo di una nave israeliana carica di armi.

Il contesto
Lo sciopero generale [3] di oggi, promosso con lo slogan “Blocchiamo tutto”, è stato lanciato dal sindacato di base USB, col fine di manifestare solidarietà verso Gaza. I lavoratori intendono chiedere la rottura con lo Stato di Israele, denunciare la corsa al riarmo, sostenere la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla e, più in generale, affermare un impegno militante, civile e politico «con la Palestina nel cuore». La mobilitazione interesserà i settori di trasporti, scuola, logistica, commercio, energia, portualità, così come i settori industriali, con la partecipazione prevista di lavoratori, studenti e cittadini.