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Diretta: Oggi è sciopero generale per la Palestina – A Firenze fermato un casello, a Napoli bloccata la stazione

È iniziato lo sciopero generale per la Palestina. Lo sciopero riguarderà l’intera giornata e coprirà tutti i settori del pubblico e del privato. Per la giornata di oggi sono previste manifestazioni in oltre 80 città. I nostri aggiornamenti in diretta.


Il corteo organizzato a Bari dai sindacati di base, che conta circa duemila persone, è arrivato davanti al consolato di Israele, dove è schierata la polizia in assetto anti sommossa. I manifestanti hanno protestato urlando «Assassini», «vergogna», «Israele fascista, Stato terrorista» sotto la struttura. Fra loro ci sono moltissimi giovani, che hanno issato le bandiere della Palestina. Il corteo si sta ora muovendo, proseguendo il suo percorso autorizzato.


Lo sciopero è arrivato anche nella stazione centrale di Napoli, che è stata bloccata dalle manifestazioni. Nel frattempo, è stato bloccato anche il porto di Trieste e a Milano migliaia manifestanti sono partiti in corteo.


I principali presidi e cortei del Paese iniziano a mobilitarsi e a vedere crescere il numero dei partecipanti. A Venezia è iniziato il concentramento di Marghera, dove si stanno riunendo persone da tutto il nord-est Italia; a Torino sono partiti i cortei dall’università e da Piazza Arbarello; a Genova, migliaia di persone sono arrivate in presidio davanti al Varco San Benigno del porto; nel fiorentino, presso Calenzano, è stata bloccata la A1, e il corteo si è mosso in direzione Campi Bisenzio e Capalle; a Bologna sono partiti i cortei studenteschi verso piazza Verdi.

Intanto, al porto di Livorno, sono arrivati ancora più manifestanti, che si sono diretti verso le banchine dell’Alto Fondale, mentre è partito un corteo anche Pisa; porto bloccato anche a Salerno.

Il corteo studentesco di Torino.

In Veneto è stato inaugurato il primo concentramento regionale. I manifestanti si sono riuniti a Padova, dove hanno rilanciato la più ampia mobilitazione di Marghera, che dovrebbe iniziare a momenti. In Romagna, a partire dalle 9, i manifestanti si sono riuniti in presidio presso Piazza del Popolo, mentre in Basilicata, a Potenza, è iniziato un corteo cittadino. Nonostante la pioggia, i manifestanti stanno iniziando a radunarsi anche a Milano, in piazza Cadorna, dove a breve dovrebbe partire una marcia verso la stazione.

Il corteo a Potenza.

Gli studenti di Cambiare Rotta hanno bloccato anche l’Università di Lecce, e la sede centrale dell’Università di Bologna; sempre a Bologna, docenti e studenti si sono riuniti davanti alla sede dell’ufficio scolastico regionale. A Genova è stata bloccata una seconda sede e gli studenti sono partiti in corteo. A Brescia, gli studenti e le studentesse delle scuole superiori si sono radunati in Piazzale Cesare Battisti, da dove partiranno alla volta del Duomo. A Torino gli studenti hanno organizzato picchetti in diversi istituti e si sono mossi verso Piazza Arbarello dove è previsto un concentramento studentesco.


Lo sciopero ha iniziato a interessare anche il settore dei trasporti. A Milano la linea 4 della metropolitana (che collega la città all’aeroporto di Linate) è chiusa, mentre le altre linee sotterranee sembrano continuare circolare. Nel capoluogo meneghino la fascia non garantita proseguirà fino alle 15; il servizio riprenderà per tre ore e potrebbe subire ulteriori interruzioni a partire dalle 18. Anche il personale ATAC, di Roma, è in sciopero; nella capitale la fascia garantita è prevista dalle 17 alle 20 e le autorità hanno disposto la chiusura della stazione Termini in vista della manifestazione, che inizierà alle 11.

Disagi previsti anche nelle ferrovie, dove il personale FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord di tutto il Paese (Calabria esclusa) ha aderito allo sciopero. Trenitalia riporta che le linee Torino-Alessandria e Ventimiglia-Genova sono interrotte per condizioni meteo; per 7 treni è previsto un ritardo di almeno un’ora. Per quanto riguarda le tratte regionali, la fascia garantita è prevista dalle 18 fino alle 21.


Sono iniziate le prime proteste dei lavoratori della logistica piemontesi. A incrociare le braccia sono stati i lavoratori di BRT Torino, che, affiancati dagli studenti e da rappresentanti di Potere al Popolo, hanno dato il via a un presidio davanti a una sede dell’azienda. In Piemonte, hanno scioperato anche i lavoratori di SAFIM, altra azienda della logistica; in Toscana, invece, presso Marina di Carrara è stato lanciato un presidio davanti al Varco Levante del porto.


Anche gli studenti dell’Università La Sapienza di Roma hanno dato il via alla propria mobilitazione; gli studenti si sono trovati davanti a Piazzale Aldo Moro, sede dell’ingresso principale dell’ateneo, bloccando le entrate. A Bari, invece, gli studenti di Cambiare Rotta hanno bloccato l’entrata del plesso di lingue. A Torino, gli studenti si sono riuniti in presidio davanti al campus Einaudi; a Genova si sono mossi verso la sede centrale; a Milano hanno bloccato l’ingresso principale dell’Università degli Studi; infine a Bologna hanno interrotto le lezioni del Dipartimento di Matematica. Cambiare Rotta ha organizzato presidi in un totale di 36 università.

Gli studenti dell’Università La Sapienza di Roma in presidio davanti all’ateneo.

Alle 6 di questa mattina è iniziato il presidio presso il Varco Valessini del porto di Livorno. Il presidio, organizzato dal Gruppo Autonomo Portuali, è la prima manifestazione in programma per oggi delle oltre 60 previste in tutta Italia; il presidio, precisa il GAP, è iniziato in concomitanza con l’orario di avvio dei lavori al porto, e durerà tutto il giorno. Il GAP ha anche annunciato che il 24 settembre si mobiliterà contro l’arrivo di una nave israeliana carica di armi.

I lavoratori del porto di Livorno in presidio presso il Varco Valessini.

Lo sciopero generale [1] di oggi, promosso con lo slogan “Blocchiamo tutto”, è stato lanciato dal sindacato di base USB, col fine di manifestare solidarietà verso Gaza. I lavoratori intendono chiedere la rottura con lo Stato di Israele, denunciare la corsa al riarmo, sostenere la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla e, più in generale, affermare un impegno militante, civile e politico «con la Palestina nel cuore». La mobilitazione interesserà i settori di trasporti, scuola, logistica, commercio, energia, portualità, così come i settori industriali, con la partecipazione prevista di lavoratori, studenti e cittadini.