Tre italiani sono stati premiati al più importante concorso di astrofotografia al mondo
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Roberto Demaio
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Nonostante i vincitori assoluti siano tutti cinesi, ci sono ben tre italiani tra i protagonisti dell’edizione 2025 dello ZWO Astronomy Photographer of the Year, ritenuto il più prestigioso concorso internazionale di astrofotografia organizzato dal Royal Observatory di Greenwich con il supporto del marchio ZWO e in collaborazione con la rivista BBC Sky at Night. A vincere nella categoria Our Moon è stata l’astrofotografa siciliana Marcella Giulia Pace, che con l’immagine “La traccia della rifrazione” ha immortalato la sequenza di sottili falci lunari deformate dagli strati atmosferici durante il sorgere della Luna sul mare di Modica. «La bellezza del cielo può essere raccontata anche attraverso la scienza», ha commentato Pace, aggiungendo che la sua foto vuole essere un invito a fermarsi e osservare i fenomeni che accadono sopra di noi. Inoltre, il bergamasco Daniele Borsari è stato premiato come “Young Astronomy Photographer of the Year” con lo scatto in bianco e nero delle nebulose di Orione, mentre l’altoatesino Fabian Dalpiaz ha ottenuto una menzione speciale nella categoria Skyscapes con una foto della Luna piena sulle Dolomiti. I vincitori assoluti, invece, sono stati premiati per aver ritratto il nucleo della galassia di Andromeda.
Il concorso, nato nel 2011, raccoglie ogni anno oltre 5.000 partecipanti da decine di Paesi e, secondo numerosi esperti, rappresenta la vetrina internazionale più importante per l’astrofotografia, selezionando le immagini più spettacolari e significative dal punto di vista scientifico. È organizzato dall’Osservatorio Reale di Greenwich – istituzione storica fondata nel 1675 e sede del Meridiano di Greenwich – e mette in luce le categorie che spaziano dalla Luna al Sole, dalle galassie ai paesaggi notturni. I vincitori assoluti del 2025 sono stati i cinesi Weitang Liang, Qi Yang e Chuhong Yu con “The Andromeda Core”, ritratto del nucleo della galassia di Andromeda realizzato con il telescopio dell’AstroCamp Observatory in Spagna. Altri riconoscimenti sono andati a “Comet 12P/Pons–Brooks Taking a Final Bow” di Dan Bartlett e a” Crown of Light” di Kavan Chay, con un’aurora spettacolare. Tutte le immagini premiate, spiegano gli organizzatori, saranno al National Maritime Museum di Londra, in una mostra che ospiterà anche lo scatto Earth from orbit dell’astronauta della NASA Don Pettit realizzato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Ecco le principali foto premiate dal concorso:
La foto dei vincitori in assoluto: il nucleo di Andromeda. Credit: Weitang Liang, Qi Yang, Chuhong YuSenza nuvole in vista e in condizioni impeccabili, la luce dorata del tramonto inonda le montagne italiane, creando armonia tra terra e cielo. Scattata con una fotocamera Sony Alpha 7R V in Alto Adige. Credit: Fabian DalpiazLa traccia della rifrazione. «Vediamo spesso immagini della Luna al tramonto, con la distorsione dell’atmosfera che gioca con i suoi contorni. Ma questa immagine mostra vividamente quanta distorsione sia possibile al limite estremo dell’orizzonte, allungando e increspando il bordo lunare come se il suolo fosse un buco nero che attira la Luna verso di sé. Un singolo frammento sarebbe bellissimo di per sé, ma quando fa parte di una sequenza ben realizzata diventa un affascinante montaggio di un evento quotidiano che non abbiamo mai modo di vedere in questo modo», commenta Steve Marsh, giudice della gara. Credit: Marcella Giulia PaceOrione, la Testa di Cavallo e la Fiamma in H-alpha. «Non smetto mai di stupirmi di come la qualità delle immagini nella categoria Giovani possa competere con quelle della concorrenza generale, e poche lo dimostrano più chiaramente di questa. Scegliere il bianco e nero invece dei colori vivaci e concentrarsi esclusivamente sulle forme e sui contorni delle nebulose è una decisione coraggiosa che ha dato i suoi frutti. Le nebulose di Orione, Testa di Cavallo e Fiamma raramente sono apparse così dinamiche ed è facile immaginare queste vaste nubi di gas che turbinano e fluttuano nello spazio», commenta Greg Brown, giudice della gara. Credit: Daniele BorsariLa cometa 12P-Pons-Brooks fa un inchino finale. «Questa splendida immagine di una cometa è composta in modo spettacolare ed eccezionalmente nitida e dettagliata. Le sue tonalità blu contrastano magnificamente con la brillante stella arancione vicina. La coda ondulata evoca la sensazione della cometa che ruggisce nel cielo notturno, ricordando la scia infuocata del razzo spaziale nel film Flash Gordon del 1936», commenta Martin Lewis, giudice della gara. Credit: Dan BartlettEarth From Orbit. Questa è una delle numerose esposizioni catturate dalla Stazione Spaziale Internazionale utilizzando un inseguitore stellare artigianale. Ruotando una volta ogni 90 minuti, l’inseguitore contrasta il moto della ISS, consentendo di fotografare stelle lontane come punti fissi mentre la Terra continua a ruotare sotto di essa, cosa finora impossibile nella fotografia orbitale. Credit: Don Pettit
Tutte le immagini premiate possono essere consultate visitando questo link[1] o questo[2].
Roberto Demaio
Laureato al Dipartimento di Matematica pura ed applicata dell’Università di Modena e Reggio Emilia e giornalista iscritto all'Ordine. È tra i più giovani in Italia con tale doppio titolo. Autore del libro-inchiesta Covid. Diamo i numeri?. Per L’Indipendente si occupa principalmente di scienza, ambiente e tecnologia.