L’11 settembre si è tenuta in Albania l’Assemblea nazionale del Partito socialista. In questa occasione, il Primo Ministro Edi Rama ha annunciato la composizione del nuovo governo del suo quarto mandato, distribuendo incarichi tra figure già note e volti meno conosciuti. L’evento ha però preso una piega inattesa quando Rama, con il massimo della serietà, ha presentato Diella: “il primo membro [del governo] che non ha una presenza fisica, ma è stato creato virtualmente dall’intelligenza artificiale”. Un’IA che, nelle intenzioni dichiarate, avrà il compito di gestire gli appalti pubblici, con l’obiettivo di aggirare la corruzione endemica che da decenni affligge il Paese.
L’amministrazione Rama non ha mai nascosto il proprio entusiasmo per tutto ciò che riguarda l’intelligenza artificiale. Anzi, il premier ha spesso abbracciato la visione secondo cui tali strumenti possano rappresentare una sorta di panacea universale, soprattutto per le fragilità politiche e istituzionali. Un tecno-ottimismo che porta con sé potenziali derive autoritarie [1], ma che si intreccia anche con la volontà di mantenere un dialogo positivo con l’Unione Europea. Già nel dicembre 2023, Rama aveva rivelato [2] di essere entrato in contatto con la connazionale Mira Murati, allora Chief Technology Officer di OpenAI, al fine di esplorare soluzioni di IA utili ad accelerare il percorso di adesione dell’Albania all’UE, previsto ambiziosamente per il 2030.
Non a caso, la lotta alla corruzione e la trasparenza degli appalti figurano tra le richieste prioritarie avanzate dalle istituzioni europee, ben consapevoli del fatto che la nazione sia regolarmente sconvolta da scandali riguardanti una torbida gestione delle finanze. Ad aprile [3], il governo aveva dunque annunciato di voler affrontare queste criticità proprio attraverso l’intelligenza artificiale: Diella, la “servitrice virtuale degli appalti pubblici”, sembra la traduzione concreta di questa promessa. Resta però incerto quale sarà, in concreto, il suo ruolo. Rama ha dichiarato con enfasi che l’Albania diventerà “un Paese in cui gli appalti pubblici saranno al 100% esenti da corruzione”, tuttavia i dettagli tecnici e formali dell’operazione non sono stati resi noti.
L’ambiguità è accentuata dal fatto che la definizione stessa di intelligenza artificiale è vaga. Non è chiaro se Diella poggi su di un sistema algoritmico sviluppato ad hoc per la gestione pubblica o, più verosimilmente, su di un modello linguistico fornito da aziende terze. Nel caso, non si sa con certezza quale modello venga utilizzato, né chi lo controlli. Rama ha dichiarato però che le decisioni sulle gare d’appalto saranno prese dai singoli ministeri per poi essere affidate a Diella, un dettaglio che suggerisce che Diella sia più un chatbot che un vero sistema di automazione amministrativa. Questa ipotesi è corroborata dal fatto che, nei giorni seguenti all’annuncio, il Primo Ministro abbia pubblicato su X uno scambio intrattenuto con l’avatar, il quale, facendo riferimento ai membri dell’opposizione, lo avrebbe invitato a “non ostacolare mai un avversario che sta commettendo un errore”: un’uscita conversazionale dai toni faziosi che non risulta pertinente alla funzione che lo strumento dovrebbe esercitare.
📲 Diella pa hapjen e parlamentit sot dhe më tha:
Humbës nuk është kush rrëzohet, po është ai që gërmon aty ku ra!
Si i bëhet, e pyeta
Kurrë mos e pengo kundërshtarin që po gabon, m’u përgjigj😬
— Edi Rama (@ediramaal) September 12, 2025 [4]
Al di là del fatto che Diella sia uno strumento efficace o una copertura utile a millantare un cambiamento che non avverrà, è indubbio che l’Albania si stia ritagliando un ruolo da protagonista nella corsa alla digitalizzazione. Il governo prevede di eliminare la cartamoneta entro il 2030, sostituendola integralmente con i pagamenti digitali, e ha già trasferito gran parte dei servizi pubblici sulla piattaforma e-Albania. Quest’ultima è affiancata da un assistente digitale che ha a sua volta le fattezze di Diella e che viene alimentato [5] dai modelli di OpenAI tramite il servizio Azure di Microsoft. Non è dato sapere se lo strumento presente su e-Albania sia il medesimo che dovrà determinare l’assegnazione degli appalti. L’entusiasmo albanese per l’IA assume spesso anche tratti performativi: basti ricordare che il 16 maggio 2025, in occasione della sesta riunione della Comunità Politica Europea ospitata a Tirana, i leader europei furono accolti da un video [6] che li ritraeva come bebè sorridenti generati dall’intelligenza artificiale.
