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Trump rilancia l’escalation verbale con la Russia e schiera due sottomarini nucleari

Il botta e risposta tra il presidente statunitense Donald Trump e l’ex presidente russo Dimitry Medvedev ha raggiunto il suo apice nella serata di venerdì 1° agosto, quando Trump ha dichiarato di aver disposto il posizionamento di due sottomarini nucleari «nelle regioni appropriate» – senza specificare quali, ma lasciando intendere che si tratti di regioni della Federazione Russa. Lo scambio di battute tra i due politici era iniziato lo scorso lunedì, quando Trump aveva dichiarato di concedere alla Russia 10 giorni di tempo per portare a termine la guerra in Ucraina.

Dopo le dichiarazioni del presidente statunitense, il 28 agosto Medvedev aveva pubblicato un post [1] sul proprio profilo Twitter, dichiarando che ogni ultimatum rivolto da Trump alla Russia costituisce «una minaccia e un passo verso la guerra. Non tra Russia e Ucraina, ma con il suo stesso Paese». Sul suo canale Telegram Medvedev aveva poi definito l’accordo sui dazi raggiunto con l’Europa «apertamente anti-russo», in quanto vieta l’acquisto di gas e petrolio da Mosca, e fatto apertamente riferimento al programma Dead Hand, il sistema russo risalente alla Guerra Fredda di controllo automatico delle armi nucleari. «A proposito delle “economie morte” dell’India e della Russia e del fatto che “stanno entrando in un territorio molto pericoloso”, ricordategli [a Trump, ndr] i suoi film preferiti sul “morto che cammina” [riferimento a The Walking Dead, ndr] e a quanto possa essere pericolosa la mitica Dead Hand».

La risposta non si è fatta attendere. «Sulla base delle dichiarazioni altamente provocatorie dell’ex Presidente della Russia, Dmitry Medvedev, che ora è il Vice Presidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, ho ordinato di posizionare due sottomarini nucleari nelle regioni appropriate, nel caso in cui tali affermazioni sciocche e infiammatorie si rivelino qualcosa di più – ha scritto [2] Trump sul suo social Truth – Le parole sono molto importanti e spesso possono portare a conseguenze non volute, spero che questo non sia uno di quei casi. Grazie per la vostra attenzione a questo problema!».

La battaglia social dei due politici è iniziata dopo che, all’inizio della scorsa settimana, nel corso di un meeting con il premier inglese Starmer, Trump aveva dichiarato di aver ridotto da 50 a «10-12 giorni» il tempo massimo per la Russia per giungere a un cessate il fuoco con l’Ucraina, minacciando il Paese di dazi se questo non fosse stato rispettato. Secondo quanto dichiarato a Reuters da fonti governative statunitensi, i messaggi di Medvedev non sarebbero tuttavia stati considerati una minaccia da Washington, sottolineando anche che è improbabile che le dichiarazioni di Trump spingano la Russia a cambiare la propria linea sull’Ucraina. Non sarebbe dunque chiaro cosa abbia spinto Trump a rilasciare una dichiarazione del genere. Da quando è iniziato il suo mandato, all’inizio di quest’anno, il presidente USA ha usato spesso il proprio social Truth come piattaforma per fare annunci politici di varia natura. Al momento, la Marina USA e il Pentagono non hanno commentato ufficialmente le dichiarazioni del presidente.

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Valeria Casolaro

Ha studiato giornalismo a Torino e Madrid. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, frequenta la magistrale in Antropologia. Prima di iniziare l’attività di giornalista ha lavorato nel campo delle migrazioni e della violenza di genere. Si occupa di diritti, migrazioni e movimenti sociali.