Una proteina che finora era conosciuta solo per il suo ruolo nella divisione cellulare potrebbe diventare la chiave per lo sviluppo di nuove terapie contro le malattie genetiche rare e i disturbi neurodegenerativi: è quanto emerge da una nuova ricerca condotta dall’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli (Cnr-Ibbc) in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II, sottoposta a revisione paritaria e pubblicata sulla rivista scientifica Autophagy. Secondo gli autori, la proteina DDX11 non solo apre la doppia elica del DNA ...
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