Dopo l’articolo [1] de L’Indipendente, il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha risposto nei commenti, smentendo alcuni dati che erano stati diffusi dal Comune stesso, nel tentativo di giustificare l’acquisto di un centinaio di alberelli per contrastare il caldo in città. Tuttavia, l’intervento di Lepore – così come tutta la comunicazione da parte del Comune – si astiene dal chiarire i punti più controversi della vicenda, che la fanno sembrare una grande manovra di greenwashing e propaganda politica.
Il primo tra tutti riguarda l’utilità che questi alberelli hanno nel contrastare il caldo e creare zone d’ombra. Sembrerebbe infatti evidente che tanto gli alberi quanto gli arbusti collocati nelle varie parti della città non filtrino la luce solare e non facciano ombra, proprio in ragione della loro misura ridotta. Tuttavia, non risultano disponibili informazioni aggiuntive del Comune in tal senso. Non è nemmeno chiaro l’effettivo bilancio arboreo attuale della città, ovvero la quantità di alberi presenti nel Comune. Secondo i dati del 2021 (che stilavano un bilancio dell’amministrazione precedente), Bologna contava [2] un totale di 85.270 alberi, 6447 in più in cinque anni. Non è specificato, tuttavia, quanti di questi siano alberelli giovani e quanti grandi alberi, dal momento che il loro impatto su ambiente ed ecosistema è estremamente diverso. Non è nemmeno specificato, al momento, quale sia il bilancio arboreo della corrente amministrazione.
A quanto risulta, inoltre, non esiste alcun dato ufficiale sul numero di alberi abbattuti per far posto alle grandi opere, come nel caso del Passante di Mezzo o della nuova linea tramviaria (nonostante siano puntuali [4] le smentite del Comune su quelli che non vengono abbattuti). A mancare è anche il numero degli alberelli che effettivamente sopravvive dopo i primi anni: secondo quanto denuncia a L’Indipendente il Comitato Tutela Alberi di Bologna, infatti, molti di questi hanno vita breve proprio a causa della mancanza di cure da parte delle ditte appaltatrici.
«In piazza Maggiore, nel chiostro interno di Palazzo d’Accursio, sede del Consiglio Comunale, ci sono quattro alberelli in vaso che sono sopravvissuti perchè sono leggermente in ombra. Dei sei che si trovano nel piazzale interno, completamente esposti al sole, quattro sono già secchi» ci spiega il Comitato. «È stato detto che è stato sabotato l’impianto di manutenzione, in realtà questa non viene proprio fatta». Il problema riguarda anche quelli recentemente installati. «Già sabato gli arbusti che sono stati collocati tra Palazzo Re Enzo e via Rizzoli erano già in sofferenza. Sono stati travasati in vasi di plastica rivestiti di iuta e tra i due è stata messa della sabbia per evitare che si ribaltino col vento. Vengono bagnati solo tre volte a settimana, è troppo poco con queste temperature».