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L’Indipendente donerà oltre 52 mila euro ai medici di Gaza, grazie a tutti a voi

Cinquantaduemiladuecentonove euro e sessantadue centesimi: è questa la somma che L’Indipendente si appresta a donare alla Al-Awda Health and Community Association, organizzazione non governativa e senza scopo di lucro di medici palestinesi, che gestisce due degli ultimi ospedali ancora operativi nella Striscia di Gaza. Un risultato straordinario, reso possibile dai nostri lettori che, con un entusiasmo che ha superato ogni aspettativa, hanno risposto all’iniziativa che abbiamo lanciato dal 16 al 22 giugno, periodo in cui il 100% dei proventi dei nuovi abbonamenti alla nostra testata giornalistica era destinato a questa azione di solidarietà e giustizia. Un traguardo che ci rende doppiamente orgogliosi: da un lato, perché dimostra che il giornalismo può avere un impatto concreto, anche contribuendo a salvare vite di donne, bambini e uomini di Gaza; dall’altro, perché conferma quanto sia straordinaria la nostra comunità di lettori, che in questa settimana si è unita in una gara di solidarietà capace di far segnare di gran lunga il nostro record assoluto di abbonamenti.

I due ospedali gestiti da Al-Awda – quello di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, e l’Al-Awda Field Hospital 1 a Gaza City – sono tra le pochissime strutture ancora operative per la gestione delle emergenze mediche e chirurgiche, in un contesto in cui il 94% degli impianti sanitari è stato distrutto o danneggiato dai bombardamenti israeliani. La loro presenza non è soltanto importante: è vitale. Circa 60 medici e decine di infermieri operano ogni giorno nelle strutture di Al-Awda, offrendo cure a centinaia di pazienti. I fondi raccolti grazie alla comunità dei lettori de L’Indipendente serviranno ad acquistare tutto ciò che è indispensabile per salvare vite: anestetici, dispositivi sanitari di base, bisturi, macchinari. Ma anche per farne nascere di nuove: l’ospedale Al-Awda di Nuseirat è infatti l’unica struttura nel centro della Striscia con reparti di ostetricia e ginecologia ancora attivi, dove ogni giorno si svolgono fino a 50 parti.

In questi giorni siamo in attesa che la Fondazione Al-Awda ci fornisca un preventivo dettagliato delle spese a cui saranno destinati i fondi raccolti. Ci vorrà ancora qualche giorno: come potete immaginare, le comunicazioni tra l’Italia e la Palestina occupata non sono semplici. Una volta superati questi ostacoli, procederemo con la donazione. Non appena riceveremo la documentazione, pubblicheremo sui nostri canali sia la conferma dell’avvenuta ricezione dei fondi da parte di Al-Awda, sia la lettera di ringraziamento che ci giungerà da Gaza. Ogni passaggio di questa operazione sarà contrassegnato dalla massima trasparenza.

Come avevamo promesso [1], doneremo tutti i proventi incassati dai nuovi abbonamenti attivati dal 16 al 22 giugno, senza trattenere nemmeno un euro per le spese di gestione di questa operazione né per i costi di spedizione che sosterremo per consegnare il nostro mensile a chi ha sottoscritto l’abbonamento premium.

Come abbiamo sempre affermato, per noi fare giornalismo significa anche provare a incidere sulla realtà, contribuendo a migliorarla. Rinunciare a una settimana di entrate rappresenta uno sforzo significativo per un giornale come il nostro, che si regge esclusivamente sugli abbonamenti e rifiuta ogni forma di pubblicità e sponsorizzazione. Per questo vi chiediamo di continuare, ciascuno secondo le proprie possibilità, ad abbonarvi o a regalare abbonamenti a L’Indipendente [2], permettendoci così di continuare nel nostro lavoro e di poter mettere in campo, in futuro, altre iniziative come questa.

Grazie a tutti!

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Andrea Legni

Giornalista professionista dal 2013, autore di documentari, reportage e inchieste pubblicate sui principali quotidiani italiani. È cofondatore e direttore de L’Indipendente.