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Il governo stanzia 394 milioni per coprire i debiti di Cortina ’26

394 milioni di euro: sarebbe questa la spesa prevista dal Governo per coprire i buchi finanziari della Fondazione Milano-Cortina. Eppure, il governo aveva assicurato che l’evento non avrebbe levato un euro dalle tasche dei contribuenti. Con il Decreto Legge Sport, infatti, l’esecutivo intende destinare 328 milioni di euro alla istituzione di un nuovo Commissario per le Paralimpiadi, che avrebbe il compito di «favorire l’inclusione sociale e l’abbattimento delle barriere», e soprattutto, quello di «subentrare nei rapporti giuridici della Fondazione». Sembrerebbe insomma una scusa per scorporare parte dei costi, quella fornita dal governo, visto che le Paralimpiadi erano già presenti nel Comitato. A queste spese vanno inoltre aggiunte quelle del ministero della Difesa – di 12 milioni – e del ministero dell’Interno, di 44 milioni.

Il decreto-legge “Sport” approvato [1] dal governo Meloni concentra l’attenzione sulle criticità finanziarie della Fondazione Milano–Cortina 2026, destinando complessivamente 394 milioni di euro a tamponare i debiti accumulati in vista dei Giochi olimpici e paralimpici. L’intervento, presentato come necessario per garantire il rispetto del cronoprogramma, mette in luce questioni di governance, trasparenza e sostenibilità economica dell’organizzazione. La Fondazione ha fronteggiato un deficit stimato in oltre 500 milioni di euro, mai ufficialmente riconosciuto dagli organizzatori. Il decreto istituisce un “commissario straordinario” con il compito formale di promuovere l’inclusione sociale e l’abbattimento delle barriere nelle Paralimpiadi. In realtà, grazie a questa figura tutti i costi legati ai Giochi paralimpici — finora a carico della Fondazione — vengono scorporati, liberando 328 milioni di risorse originariamente imputate al Comitato organizzatore, alleggerendone il bilancio. Ad essi si aggiungono i 56 milioni complessivamente stanziati dal Ministero dell’Interno per la sicurezza e dal Ministero della Difesa per il supporto logistico. Con ulteriori accantonamenti tecnici minori e arrotondamenti di bilancio lo stanziamento complessivo si porta vicino ai 394 milioni di euro, così da colmare il deficit operativo della Fondazione e garantire il completamento di infrastrutture e servizi nei tempi previsti

Il decreto-legge fissa [2] come scadenza la conversione in legge entro luglio, pena il recupero delle somme. Nel frattempo, l’esecutivo assicura che tali fondi non graveranno sul deficit strutturale dello Stato, attingendo a residui del PNRR e a un fondo ad hoc del Ministero dell’Economia. Il commissario straordinario verrà inquadrato con uno stipendio di 68.000 euro già nel 2025 e 136.000 euro nel 2026. Tra i candidati più accreditati spicca il nome di Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, appoggiato dal ministro Andrea Abodi e dal gruppo di Forza Italia in Parlamento.

L’organizzazione delle Olimpiadi di Milano‑Cortina 2026, promessa come «green» e «a costo zero», si è rivelata un coacervo [3] di scandali e mala gestione. Lo scorso aprile la Procura di Milano ha chiesto di archiviare l’inchiesta sulla Fondazione organizzatrice, in cui si ipotizzano reati di corruzione e turbativa d’asta, ma hanno sollevato la questione di costituzionalità sul decreto del governo che, trasformandola in ente privato, avrebbe ostacolato intercettazioni e sequestri preventivi di un presunto profitto di reato di circa 4 milioni. A Cortina, invece, nonostante le illazioni del ministro Salvini sul presunto «sabotaggio» della pista da bob, la magistratura ha archiviato l’inchiesta, inquadrandolo come un semplice incidente. A marzo, i cittadini di San Vito di Cadore avevano vinto la causa per il loro diritto di protesta contro una variante stradale, mentre il Veneto ha approvato la cabinovia Socrepes, su cui pendono ombre di criticità geologiche. In un contesto già segnato da deficit patrimoniali accumulati dalla Fondazione – oltre 107 milioni -, in un assordante silenzio mediatico la stima dei costi è lievitata di ulteriori 180‑270 milioni. Di recente, La Direzione Investigativa Antimafia ha segnalato [4] il rischio concreto di infiltrazioni mafiose nei cantieri delle Olimpiadi: uno dei 50 provvedimenti antimafia emessi nel 2024 in Lombardia ha infatti colpito una società edile milanese coinvolta nella costruzione di un parcheggio interrato a Sondrio, opera inserita nel piano olimpico. Gli amministratori dell’azienda risultano legati a cosche della ‘Ndrangheta.

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Stefano Baudino

Laureato in Mass Media e Politica, autore di dieci saggi su criminalità mafiosa e terrorismo. Interviene come esperto esterno in scuole e università con un modulo didattico sulla storia di Cosa nostra. Per L’Indipendente scrive di attualità, politica e mafia.