- L'INDIPENDENTE - https://www.lindipendente.online -

Tra i candidati alle prossime amministrative ci sono 22 segnalati dall’antimafia

Sono 22 i candidati alle prossime elezioni amministrative, che si terranno domenica 25 e lunedì 26 maggio, segnalati come “impresentabili” dalla Commissione antimafia. Di questi, ben 5 sono candidati nel Comune di Taranto. Lo ha reso noto Chiara Colosimo, presidente della Commissione, al termine dei lavori di verifica dei candidati. Delle 22 candidature, 10 risultano in violazione del codice di autoregolamentazione approvato dalla Commissione rispetto a casellario giudiziario e carichi pendenti, mentre le altre 12 violano il codice in quanto in passato furono già sindaci o componenti di giunta nei comuni sciolti per infiltrazione mafiose che tornano al voto.

Il termine “impresentabili” deriva dal Codice di autoregolamentazione delle candidature adottato nel 2015 e periodicamente aggiornato dalla Commissione, con l’obiettivo [1] di prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata nella politica locale. La rilevazione, eseguita dalla Direzione generale dei servizi informativi e automatizzati del Ministero della giustizia, ha avuto per oggetto in totale 4.192 nominativi, forniti dagli elenchi dei candidati trasmessi dalla Commissione. Se Taranto “primeggia” con 5 nomi in lista, mentre non risultano candidati “impresentabili” a Genova, unico capoluogo di Regione al voto, così come a Ravenna.

Nella lista diramata [2] da Palazzo San Macuto figurano:

I candidati inseriti tra gli “impresentabili” per aver ricoperto la carica di sindaco o di componente di giunte in comuni sciolti per mafia sono invece:

Sulla formazione dell’elenco c’è poi un piccolo giallo: la Commissione Antimafia ha infatti indicato come “impresentabile” alle elezioni amministrative di Matera (le agenzie hanno infatti sin da subito parlato di 23 nominativi) Francesco Paolo Lafortezza, a processo per frode, indicato come appartenente alla lista Io Sud Matera. Il rappresentante di quest’ultima, Pasquale Antonio Di Lorenzo, ha però inviato una missiva a Chiara Colosimo per segnalare che, in realtà, Lafortezza non risulta candidato nella sua compagine. Il nome dell’“impresentabile” sarebbe stato presente, almeno in prima battuta, all’interno della Lista Acito-Udc, nelle cui liste ufficiali però non compare più. A ogni modo, la Commissione Antimafia ha risposto parlando di un «disguido occorso nelle attività di verifica».

Avatar photo

Stefano Baudino

Laureato in Mass Media e Politica, autore di dieci saggi su criminalità mafiosa e terrorismo. Interviene come esperto esterno in scuole e università con un modulo didattico sulla storia di Cosa nostra. Per L’Indipendente scrive di attualità, politica e mafia.