martedì 20 Maggio 2025

Per la prima volta è stata osservata un’eruzione vulcanica sottomarina

Il giorno prima c’erano pesci, crostacei e vermi tubolari giganti, ma poi l’intero ecosistema è sparito, cancellato da un’eruzione vulcanica sottomarina: è quanto osservato in tempo reale da un team di ricercatori guidato da Andrew Wozniak dell’Università del Delaware, il quale ha dichiarato alla stampa di essere rimasto senza parole e che, per la prima volta in assoluto, una squadra di scienziati ha assistito direttamente alla nascita di un vulcano sottomarino lungo una dorsale medio-oceanica. La spedizione prevedeva di analizzare e raccogliere dati sulla bocca idrotermale di Tica, un sito attentamente monitorato da decenni e situato a 2.000 chilometri dalla Costa Rica, ma tutti i programmi sono stati interrotti dall’evento improvviso: «Il mio cervello stava cercando di capire cosa stava succedendo. È stata una prima volta super eccitante», ha commentato Wozniak, aggiungendo che l’eruzione non solo ha spazzato via un intero ecosistema, ma ha anche fornito agli scienziati un’opportunità unica per raccogliere dati preziosi per comprendere come questi eventi influenzino la chimica degli oceani e la vita marina profonda.

Le eruzioni vulcaniche sottomarine sono fenomeni frequenti ma raramente visibili. La maggior parte del vulcanismo terrestre, circa l’80%, avviene in fondo agli oceani e, in particolare, lungo le dorsali medio-oceaniche, ovvero lunghissime creste vulcaniche che attraversano il globo come cuciture su una palla da baseball. Si tratta di rilievi che, spiegano i ricercatori, segnano i punti in cui le placche tettoniche si separano, permettendo alla lava di emergere e creare nuova crosta terrestre. Osservare un’eruzione in tempo reale in questi luoghi, però, risulta straordinariamente difficile, data la profondità, l’oscurità e l’inaccessibilità del fondale marino. Prima di questo evento, infatti, solo due eruzioni erano state catturate in azione, ma nessuna lungo una dorsale oceanica. In questo caso, invece, gli scienziati del team avevano raggiunto la zona a bordo della nave R/V Atlantis, con l’intento iniziale di studiare il flusso di carbonio dalla bocca Tica, ovvero un’apertura nel fondale che espelle acqua marina riscaldata dal contatto con le rocce calde del sottosuolo. Si tratta di bocche idrotermali che giocano un ruolo cruciale nel bilancio chimico degli oceani e sostengono ecosistemi marini unici.

Durante l’immersione, poi, la svolta: il fondale era ricoperto da nuova roccia lavica e solo un gruppo di vermi tubolari era ancora visibile, ormai senza vita. Nebbia di particelle e bagliori di lava tremolavano nell’acqua, mentre le temperature aumentavano a tal punto che l’equipaggio è stato persino costretto a interrompere la missione per motivi di sicurezza. «È stato uno spettacolo incredibile da vedere. Tutta la vita e le caratteristiche che avevamo visto solo pochi giorni prima, spazzate via. Non possiamo credere di essere stati così fortunati da essere stati lì a poche ore dall’eruzione», spiegano gli scienziati. Kaitlyn Beardshear, pilota del sommergibile, ha ordinato poi la risalita dei ricercatori che, una volta tornati a bordo, hanno potuto attestare l’eruzione grazie ai dati acustici e visivi e confermare che si tratta della terza eruzione registrata alla bocca Tica dagli anni Ottanta, ma la prima osservata dal vivo lungo una dorsale. Il team ha concluso dichiarando che proseguirà le osservazioni da remoto, raccogliendo dati preziosi per comprendere come questi eventi influenzino la chimica degli oceani e la vita marina profonda. «Tutto questo ha a che fare con la comprensione di questo sistema olistico che è la Terra e l’oceano. È così intrecciato, ed è allo stesso tempo complesso e bello», ha commentato Dan Fornari, tra i maggiori esperti del sito.

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Roberto Demaio

Laureato alla facoltà di Matematica pura ed applicata dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Autore del libro-inchiesta Covid. Diamo i numeri?. Per L’Indipendente si occupa principalmente di scienza, ambiente e tecnologia.

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1 commento

  1. Chissà se i: pesci, crostacei e vermi tubolari giganti (l’ecosistema spazzato via dall’evento insomma) sarebbero d’accordo con il tono entusiasta dei relatori presenti al fatto. Magari erano (vermi tubolari eccetera) nel mezzo di un party e di una visita ai parenti…

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