Frodi fiscali, riciclaggio e aggravante del metodo mafioso: sono le accuse che hanno portato all’arresto di 47 persone e al sequestro di beni per 520 milioni di euro, corrispondenti all’Iva evasa. L’operazione è stata condotta dalla Procura europea (Eppo) di Palermo e Milano e ha coinvolto 269 “missing traders”, 55 buffer e altre società, che avrebbero generato false fatture per 1,3 miliardi di euro tra il 2020 e il 2023. Gli indagati, oltre 200, operavano in Italia e in vari paesi UE. Sono in corso perquisizioni in 30 province e in diversi paesi europei ed extraeuropei, mentre 34 degli inquisiti sono stati portati in carcere, altri 9 si trovano agli arresti domiciliari mentre per gli ultimi 4 sono state emanate misure interdittive.