venerdì 15 Novembre 2024

Dal Green Pass al passaporto digitale europeo: Bruxelles presenta il piano

La Commissione Europea ha ufficialmente adottato due proposte per emettere nuove credenziali di viaggio digitali (DTC) basate sulle carte d’identità e sul passaporto dei cittadini dell’Unione: lo riporta un comunicato stampa pubblicato sul sito della Commissione, il quale spiega che l’obiettivo è modernizzare i documenti di viaggio per velocizzare i controlli alle frontiere dell’area Schengen e semplificare i viaggi, il tutto senza rinunciare agli adeguati livelli di sicurezza. Il nuovo documento non sarà obbligatorio, ma, come spiegato dal comunicato, permetterà di esibire le proprie generalità in anticipo, velocizzando le attese e ottimizzando le misure di sicurezza e, in una fase successiva, potrebbe persino sostituire i documenti fisici, consentendo ai cittadini europei di esercitare la libera circolazione basandosi solo sulle nuove credenziali di viaggio digitali. L’iniziativa rappresenta un ulteriore tassello del processo di creazione di una identità digitale elettronica e del più ampio progetto di digitalizzazione totale della società, che ha visto la sua inaugurazione con la tecnologia del QR code del Green Pass.

Il documento spiega che le nuove credenziali, che secondo l’iter dovrebbero essere disponibili a partire dal 2030, si baseranno sui dati biografici e sull’immagine facciale memorizzati nei chip delle carte d’identità fisiche, escludendo però le impronte digitali. Saranno inoltre interoperabili a livello globale secondo gli standard tecnici dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile e potranno essere utilizzati per attraversare più rapidamente le frontiere, migliorando così l’esperienza di viaggio. Infatti, alcuni progetti pilota hanno dimostrato che il provvedimento aumenterebbe notevolmente la velocità dei controlli, passando dai circa 30 secondi a persona attuali a 8 secondi: dato che sarebbe tutt’altro che irrilevante se si pensa che solo nel 2023 si sono registrati quasi 600 milioni di attraversamenti alle frontiere. Inoltre, secondo la Commissione, le DTC potrebbero anche facilitare altri aspetti della vita dei cittadini: potrebbero facilitare la libertà di movimento e ridurre gli oneri amministrativi per i cittadini europei e migliorare la sicurezza dell’area Schengen, rendendo «più difficile per i truffatori utilizzare documenti falsi o passare inosservati attraverso le frontiere».

Il tutto sarà gestito da una «applicazione di viaggio digitale UE» che sarà sviluppata dalla Commissione con il supporto di eu-LISA – l’Agenzia dell’Unione per la gestione operativa dei sistemi informatici su larga scala – e implementata a livello europeo, la quale sarà disponibile per tutti i cittadini UE e non UE con passaporto biometrico o carta d’identità europea che viaggiano da o verso l’area Schengen. Infine, come spiegato dal comunicato, l’iniziativa supporta la strategia Europa Digitale, che mira a fornire a tutti i cittadini un’identità digitale entro il 2030, la quale, secondo la proposta, archivierà «le credenziali di viaggio digitali con patenti di guida, prescrizioni mediche e altri documenti nel portafoglio europeo». In altre parole, il provvedimento non è altro che un ulteriore tassello alla creazione dell’identità digitale – la quale dovrebbe essere disponibile a partire dal 2026, dopo la crescente attenzione ricevuta negli anni successivi all’introduzione del Green Pass – e segue l’approvazione della cartella clinica elettronica condivisa e il passaporto digitale già annunciato il mese scorso. La proposta verrà ora esaminata dal Consiglio e dal Parlamento Europeo, i quali dovranno decidere se confermare il testo e dare il via allo sviluppo degli standard tecnici necessari.

[di Roberto Demaio]

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4 Commenti

  1. Si procede esattamente come e stato per il green pass. Prima ti “infinocchiano” con o vantaggi senza però dirti cosa cedere in cambio, poi ti dicono che è consigliato e poi arriva l’obbligo. Manca solo il credito sociale in stile cinese. Poi notare l’esasperazione della cosa ” si passarebbe da 30 secondi a soli 8 per i controlli” parliampo di secondi. È vero per carità sommati insieme possono allungare di molto l’attesa ma davvero per non fare coda tanti sonl disposti ad essere praticamente controllati 24 ore su 24? Poi lasciamo perdere gli organi europei quali commissione e consiglio, mai e poi mai dirrano di no ad un progetto simile

  2. Non vedo ancora alcun commento. Strano. L’identità digitale potrà essere l’ultimo tassello per avere un cittadino trasparente per le autorità pubbliche, i governi e società private. Un uomo nuovo del quale non sfugge nulla. Il Consiglio e il Parlamento europeo ( I cosiddetti rappresentanti del popolo ) dovrebbero valutare… qui c’è da ridere. Vi potete immaginare che saranno contrari ?

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