Alcuni investigatori tedeschi sospettano che la Polonia abbia sabotato le indagini sull’attacco ai gasdotti Nord Stream, accusando Varsavia di complicità. Lo riporta il Welt am Sonntag, spiegando che il principale sospettato sarebbe un istruttore subacqueo ucraino che avrebbe vissuto nei pressi della capitale polacca e sarebbe riuscito a fuggire prima di essere arrestato. Secondo gli investigatori, la Polonia avrebbe nascosto alcune registrazioni video e non avrebbe eseguito i mandati di arresto e di perquisizione, lasciandolo «andare per nascondere il proprio coinvolgimento nell’attacco ai gasdotti», spiega August Hanning, ex capo del Servizio di intelligence federale tedesco. D’altra parte, un funzionario polacco ha negato le accuse, definendole infondate.