- L'INDIPENDENTE - https://www.lindipendente.online -

Passaggio libero per truppe e armi: Germania, Olanda e Polonia avviano la “Schengen militare”

Germania, Olanda e Polonia hanno firmato un accordo per costituire un corridoio destinato a consentire il movimento rapido di truppe e attrezzature militari verso il fianco orientale della NATO, grazie ad una semplificazione delle regole burocratiche transfrontaliere. Il corridoio costituito dalle tre nazioni collegherebbe anche i principali snodi di trasporto utilizzati dalle forze statunitensi in Europa. Il Memorandum d’Intesa firmato dai tre Paesi è il primo passo verso la costituzione della così detta “Schengen militare”, che già da alcuni anni fa parte del pensiero di molti governanti europei e che nel novembre [1] scorso era tornata alla ribalta, dopo che il capo del Joint Support and Enabling Command (JSEC) della NATO aveva espresso la necessità di permettere la libera circolazione di armamenti e veicoli bellici all’interno di parte dell’UE.

Il Memorandum siglato da Germania, Olanda e Polonia è stato siglato il 31 gennaio e permette l’istituzione di una zona di libero passaggio, sulla falsa riga dell’accordo Schengen, all’interno della quale possano circolare liberamente le persone dei Paesi aderenti, le truppe e i mezzi militari della NATO. A renderlo possibile sarà la semplificazione delle regole per lo spostamento delle forze Alleate all’interno dei Paesi aderenti. Questo si traduce nella possibilità di spostare soldati e mezzi militari senza dover produrre ed esibire una discreta quantità di documenti, necessari al passaggio da uno Stato ad un altro. Gli Stati Uniti si affidano ai porti di Germania e Olanda per il transito di gran parte del loro equipaggiamento militare che attraversa l’Oceano Atlantico. Nel frattempo, la Polonia è diventata alleato di ferro in funzione antirussa e centro di gravità per le truppe statunitensi sul fianco orientale della NATO. L’obiettivo finale per gli alleati è quello di stabilire una versione militare della zona Schengen: «Abbiamo bisogno di uno Schengen militare per spostare il personale militare e il materiale in modo più rapido ed efficiente», ha detto [2] il ministro della Difesa olandese, Kajsa Ollongren. Questo «renderà l’Europa più forte» ha sottolineato il ministro, specificando come il memorandum con Germania e Polonia sia un «importante passo avanti» per un accordo che comprenda molti più Paesi. «Attualmente, l’efficacia della mobilità militare è ostacolata dalle diverse esigenze amministrative dei Paesi», ha osservato [3] il suo omologo polacco, Władysław Kosiniak-Kamysz. «Alla luce del conflitto in corso in Ucraina, sappiamo quanto sia importante muoversi in modo efficiente all’interno dell’UE». Il segretario alla Difesa tedesco, Siemtje Möller, ha affermato [3]: «Stiamo portando la mobilità militare a un nuovo livello, sulla strada verso una vera Schengen militare». Möller ha spiegato che l’accordo fa parte degli sforzi per creare «procedure semplificate, standardizzate e accelerate a livello europeo». «L’attenzione è principalmente sul trasporto di truppe, materiali e rifornimenti dai porti del Mare del Nord al fianco orientale della NATO, particolarmente esposto», ha aggiunto.

Per anni, gli alleati si sono confrontati su come spianare la strada per una più rapida mobilitazione delle forze. Quando si tratta di spostare truppe e armi, diversi Paesi hanno requisiti doganali diversi. Il risultato è che i convogli possono subire ritardi quando attraversano i confini. Tali problemi sono emersi nel corso degli anni durante le esercitazioni e gli addestramenti, ma la preoccupazione più grande è che gli ingorghi burocratici possano rallentare le forze durante una vera crisi. Proprio [4] Germania e Olanda, nel 2017, con il sostegno USA, avevano proposto la creazione di uno spazio di libero passaggio militare.

E tutto si tiene insieme se si pensa alla mega esercitazione della NATO, Steadfast Defender 2024, che sta avendo luogo in tutta Europa e terminerà alla fine di maggio, e che prevede come parte importante dell’esercizio proprio l’addestramento della capacità di spostare in maniera rapida truppe e mezzi attraverso l’Atlantico e poi attraverso il continente europeo. Sia la Germania che la Polonia rivestono un ruolo centrale in questa esercitazione delle forze Alleate. Inoltre a luglio, ad esercitazione compiuta e valutazioni effettuate, è previsto un vertice della NATO a Washington dove si potrebbe chiedere proprio l’allargamento del patto firmato dalle tre nazioni, se già non avverrà proprio in vista del vertice.

[di Michele Manfrin]