- L'INDIPENDENTE - https://www.lindipendente.online -

Torino, vietato protestare contro l’industria bellica: denunce e fogli di via per gli attivisti

Nove attivisti di Extinction Rebellion (XR) sono stati denunciati dopo una protesta messa in atto presso il Palazzo dell’Oval di Torino, dove si si sta tenendo l’Aerospace and Defence Meeting, la più grande fiera internazionale su aerospazio e difesa militare, che vede la presenza di 600 importanti aziende del settore. Mercoledì mattina alcuni dimostranti, imbrigliati in sicurezza, si sono appesi dal tetto della struttura e hanno srotolato un maxi-striscione con la scritta “Qui si finanzia guerra e crisi climatica” insieme ad alcune bandiere arcobaleno, mentre due persone in piedi sul tetto reggevano la scritta “Stop war now”. Il giorno prima, altri attivisti si erano calati con delle funi dalla passerella pedonale che collega il Lingotto con via Mattè Trucco, esponendo uno striscione recante le parole “Guerra sulla Terra, affari sulla luna”. A quattro delle nove persone condotte in questura sono stati consegnati dei fogli di via – che variano da sei mesi a due anni -, che impediscono ai destinatari di entrare a Torino in quanto “individui socialmente pericolosi”.

Gli ambientalisti che hanno messo in atto le proteste all’Oval sono ora accusati di manifestazione non autorizzata, violenza privata e invasione di territorio. Nell’elenco di coloro che sono stati denunciati compare anche il nome di Luca Sardo, nota figura dei Fridays for Future torinesi. Gli uomini della Digos hanno inoltre sequestrato imbracature, corde, striscioni e radioline portatili. «Siamo qui per denunciare le politiche del governo e delle principali banche italiane – aveva spiegato [1] Aurelia di XR nel corso delle proteste -. Da un lato osserviamo infatti un costante aumento di spese militari e investimenti in combustibili fossili, e dall’altro vi è una drastica riduzione degli impegni per accelerare la transizione ecologica». In un comunicato uscito a margine delle dimostrazioni, in cui è stato sottolineato come l’obiettivo primario dei blitz sia stato quello di denunciare pubblicamente i legami tra l’industria bellica e la crisi climatica, l’associazione ha messo [2] nero su bianco: “Abbiamo bisogno che si apra una discussione seria sulle misure da prendere per raggiungere rapidamente l’obiettivo dell’azzeramento delle emissioni e dell’interruzione della perdita di biodiversità”.

L’Aerospace and Defence Meeting è l’unica business convention internazionale per l’industria aerospaziale e della difesa in Italia, una grande manifestazione [3] che garantisce l’incontro tra i governi e centinaia di aziende dell’industria bellica e dell’aerospazio, tra cui figura anche l’italiana Leonardo. Il meeting di quest’anno ha la finalità di rilanciare il ruolo del Piemonte e di Torino nel settore, ponendo al centro della discussione tematiche come l’“economia lunare” e la “green aviation”. Tra le personalità presenti alla cerimonia d’apertura della nona edizione della fiera c’era anche il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “Essere denunciate per violenza privata aver contestato gli investimenti di banche e governi in armi e combustibili fossili, fa quasi sorridere. Essere espulsi da ogni città in cui non si è residenti perché considerati ‘soggetti pericolosi’ è un gravissimo attacco ai principi costituzionali su cui si basa la nostra democrazia”, hanno scritto [4] sulla loro pagina Facebook gli attivisti di Extinction Rebellion Torino in riferimento ai provvedimenti con cui sono stati colpiti. Nel capoluogo piemontese non fa che stringersi la morsa della repressione nei confronti dei protagonisti di questi atti pacifici di disobbedienza civile. Lo stesso era avvenuto nel luglio 2022, quando furono addirittura denunciate [5] per “invasione” 20 persone che si trovavano in piazza per dare solidarietà ad alcuni dimostranti di XR che si incatenarono al balcone del Palazzo della Regione sventolando uno striscione.

[di Stefano Baudino]