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Il governo cambia il codice della strada: ecco le novità

In seguito all’annuncio dello scorso giugno, il governo ha ufficialmente varato in Cdm l’inasprimento delle norme per gli automobilisti, approvando il testo del ddl e della legge delega per le modifiche al Codice della strada e nuove norme sulla sicurezza stradale. Molte le novità, dalla linea dura sull’utilizzo del cellulare alla guida alla regolamentazione più ferrea degli autovelox, dalle mancate precedenze ai posti per disabili alla stretta sui monopattini.

Le nuove norme sulla sicurezza stradale vedono [1] un forte innalzamento delle sanzioni pecuniarie relativa all’utilizzo del cellulare. Le multe vengono infatti triplicate, passando dall’attuale fascia compresa tra i 165 e i 660 euro a quella 422-1.697 euro, prevedendo la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi fin dalla prima infrazione. Se si è recidivi, la multa può arrivare fino a 2.500 euro. Alla prima violazione si rischia la decurtazione fino a 8 punti della patente, che diventano 10 se ne arriva una seconda.

Anche in caso di guida pericolosa o di superamento dei limiti di velocità in un centro abitato almeno 2 volte in un anno si potrà incorrere nella sospensione, che sale fino a 3 anni per chi viene trovato alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o in stato di ebbrezza. Se si è recidivi, poi, la soglia del tasso alcolemico diventa zero, e viene previsto l’obbligo di installare all’interno dell’automobile un sistema capace di bloccare il motore in caso di superamento del limite. Chi viene trovato alla guida drogato non dovrà più necessariamente essere in una condizione di alterazione psico-fisica: basterà che risulti positivo ai test perché scattino le sanzioni. Molti esperti hanno fatto notare come questo passaggio della norma – utile a “tranquillizzare” i cittadini – non tenga [2] effettivamente conto di evidenze scientifiche, rischiando di violare i principi di legalità e ragionevolezza, essendo pacifico il dato della permanenza dei metaboliti di sostanze d’abuso all’interno dell’organismo dell’assuntore per molti giorni (in alcuni casi addirittura per settimane) dal momento dell’assunzione.

Ove vengano commessi reati gravissimi mentre si guida, come la fuga in seguito a un incidente, c’è la revoca a vita della patente. Sono state inasprite anche le sanzioni che colpiranno chi sosta nei posti riservati ai disabili, che passeranno dalla fascia 80-328 euro a quella 165-660 euro per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote e dalla fascia 165-660 euro a quella 330-990 euro per tutti gli altri veicoli. Saranno raddoppiate anche le multe previste per chi parcheggia nelle corsie dedicate allo stazionamento e alla fermata dei pullman e di tutti gli altri mezzi di trasporto pubblico.

Novità anche per i neopatentati, che dovranno aspettare 3 anni per poter guidare auto di grossa cilindrata (oggi il lasso di tempo previsto è di un solo anno). Inoltre, se un minorenne viene trovato a viaggiare senza patente e in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, dovrà attendere fino al compimento del 24esimo anno di età per mettersi alla guida.

Prevista poi una stretta sui monopattini: per quelli privati sarà indispensabile un’assicurazione e un numero di identificazione, nonché l’utilizzo del casco (obbligatorio anche per quelli in sharing). Per chi circola senza i documenti necessari la sanzione oscillerà tra i 100 e i 400 euro. Saranno obbligatori anche gli indicatori luminosi di svolta e freno, in mancanza dei quali è prevista una sanzione tra i 200 e gli 800 euro. Sarà inoltre vietato circolare su strade extraurbane con limiti superiori ai 50 km orari, sui marciapiedi e sulle isole pedonali. Il disegno di legge comprende poi maggiori specifiche sulle aree Ztl e omologazioni anti-truffa per gli autovelox, che non dovranno essere posizionati in punti strategici al solo fine di «fare cassa», come dichiarato dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini.

[di Stefano Baudino]