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Djokovic ha vinto il 23° Grande Slam: ora è il tennista più vincente della storia

Con la vittoria del Roland Garros 2023, Novak Djokovic ha conquistato il 23° titolo tra i tornei che compongono il Grande Slam del Tennis, diventando così il primo tennista della storia ad aver ottenuto tale risultato. Nella giornata di domenica, il numero uno al mondo ha infatti battuto tre set a zero Casper Ruud, considerato il tennista norvegese più forte di sempre nonché uno dei più grandi della propria generazione. Il campione ha raggiunto il record nonostante, lo scorso anno, non abbia potuto partecipare ad alcuni dei tornei più importanti del mondo del tennis per via della sua decisione di non vaccinarsi contro il Covid.

A trentasei anni compiuti, Novak Djokovic è ufficialmente una leggenda del mondo del tennis. Dopo aver vinto [1] per ben 10 volte gli Australian Open, 3 volte il Roland Garros, 7 volte il Wimbledon e 3 volte gli US Open, Nole conquista così un titolo in più di Rafael Nadal, mentre Roger Federer si ferma a 20. Un risultato raggiunto [2] grazie alla straordinaria capacità tecnica e all’incredibile precisione sui colpi che gli hanno permesso, insieme ad una perfetta consapevolezza di come utilizzare le proprie forze fisiche anche in base a rilevanza e contesto dell’evento, di confermarsi come giocatore dalle abilità straordinarie anche a fronte dell’età. E infatti, a partire dal Wimbledon 2018 (compreso), Nole ha perso negli Slam solamente sei partite, una delle quali per squalifica, una per infortunio e due contro Nadal.

Quella di The Djoker è una carriera segnata da record e traguardi incredibili. Nel 2008, appena ventenne, è il primo tennista serbo a vincere uno Slam, battendo in quattro set l’allora numero tre al mondo Jo Wilfried Tsonga a Melbourne e dopo aver vinto contro Federer in semifinale. Nel 2011 sconvolge il mondo del tennis vincendo ben 70 partite e perdendone solamente 6, e si conquista la prima vittoria a Wimbledon, battendo in finale Nadal. L’anno successivo, dopo una storica partita di ben 5 ore e 53 minuti, Djokovic batte nuovamente Nadal in finale a Melbourne. E avanti così, inanellando vittorie una dopo l’altra, con un breve intervallo dovuto a un infortunio al gomito che lo costringerà allo stop per un anno e mezzo, tra il 2016 e il 2018.

All’incirca un anno e mezzo fa, nel gennaio 2022, scoppiava il cosiddetto “caso Djokovic”: il tennista era stato infatti squalificato dagli Australian Open in quanto non vaccinato e quindi sprovvisto di Green pass. La sua partecipazione era dunque stata sospesa dal governo “per motivi di ordine pubblico”. Il caso ebbe una notevole risonanza mediatica e internazionale, ma tanto non bastò per far abbandonare a Nole le sue posizioni contro il vaccino e le politiche vaccinali durante l’epoca Covid. Nell’agosto dello stesso anno, infatti, Djokovic aveva annunciato che non avrebbe partecipato, per gli stessi motivi, nemmeno [3] agli US Open. A prescindere dalle posizioni individuali riguardo tale scelta, Djokovic ha dimostrato di possedere una grande fermezza e coerenza riguardo le proprie decisioni e posizioni politiche, fattore che ha contribuito a renderlo un personaggio molto apprezzato anche al di fuori del campo da gioco. Lo scorso 29 maggio il campione ha poi scritto [4] su di una telecamera un messaggio che recitava “il Kosovo è il cuore della Serbia! fermate la violenza”, con riferimento ai gravi disordini [5] che stanno avendo luogo in Kosovo in queste settimane. Il messaggio, ha commentato il campione serbo, era «il minimo che potessi fare» in quanto «sento la responsabilità, come figura pubblica, di fornire il mio sostegno».

[di Valeria Casolaro]