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Un gruppo di cittadini ha comprato un pezzo di foresta per salvarla dall’abbattimento

Il Fondo Biodiversità e Foreste – un’associazione di cittadini nata per proteggere flora e fauna nazionale e conservare zone boschive a rischio – ha acquistato a Corniolino, frazione di Santa Sofia (Forlì-Cesena), al confine con il Parco Nazionale Foreste Casentinesi, 24 ettari di foresta destinati all’abbattimento. Grazie al contributo di circa 200 donazioni, arrivate tramite il passaparola, in poche settimane il gruppo ha raccolto 38mila euro, sufficienti ad evitare ad una grossa fetta di bosco, particolarmente importante da preservare, di essere rasa al suolo. Per l’associazione, a cui hanno aderito anche accademici ed esperti, quello del Corniolino è stato il primo acquisto. Ora, come previsto dallo statuto che regge l’organizzazione, «l’area diventerà ora un’oasi protetta dai tagli e da qualsiasi intervento umano, una foresta da restituire alla natura per allargare virtualmente il Parco» e che contribuirà alla difesa idrogeologica del territorio, particolarmente importante per via della forte pendenza.

La speranza è che la nuova area protetta, che si chiamerà Bosco di Agostino, in memoria del carabiniere forestale Agostino Barbieri, morto nel 2021, sia la prima di una lunga serie.  «Abbiamo bisogno di foreste invecchiate, possibilmente vetuste, per contrastare il riscaldamento globale e la perdita di habitat, e in un momento in cui la fame di legna dell’industria delle biomasse forestali minaccia il nostro patrimonio boschivo è indispensabile salvare quante più foreste possibile, prediligendo aree importanti per la biodiversità, come quelle contigue ai parchi nazionali», spiega l’associazione.

Il patrimonio forestale italiano è costituito da circa 9 milioni di ettari [1]. All’interno delle aree protette la superficie forestale è di oltre 3 milioni e 800 mila ettari, nei parchi nazionali è di oltre 250 mila ettari. Numeri che vanno difesi, soprattutto perché le foreste ricoprono un ruolo fondamentale per l’ambiente, la popolazione e l’economia. Oltre a contrastare l’avanzata del cambiamento climatico e ad attutire la violenza delle catastrofi naturali, gli alberi sono la dimora di moltissime specie animali, e a noi forniscono cibo, materie prime rinnovabili e sussistenza.

Tuttavia, mantenere le foreste in salute e in piedi è diventato sempre più difficile: l’antropizzazione e gli interessi economici stanno spingendo l’acceleratore sulla deforestazione, un processo che mette a rischio la vita di tutti gli esseri viventi che le abitano. Compresi noi.

[di Gloria Ferrari]