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Tutti i miti da sfatare sugli integratori alimentari

Dovremmo assumere degli integratori per stare meglio? Sono davvero essenziali per essere in buona salute? In commercio troviamo una miriade di sostanze e supplementi che il marketing dipinge come essenziali e capaci di migliorare ogni aspetto del nostro benessere, dal dimagrimento alla ricrescita dei capelli, dall’eliminare il gonfiore di pancia al dormire meglio, c’è una compressa per ogni cosa insomma.. Ma i pareri tra gli stessi medici, nutrizionisti ed esperti di prodotti nutraceutici sono spesso discordanti, alcuni dicono che gli integratori non servono, mentre altri ne difendono l’assoluta necessità e utilità. Il consumatore quindi è spesso preso tra due fuochi e non riesce a mettere a fuoco la questione. In questo articolo proviamo ad analizzare, in particolare, alcune obiezioni che vengono fatte solitamente da tutti coloro che criticano l’impiego di integratori alimentari. Possiamo definire queste obiezioni come dei veri e propri miti da sfatare.

Tutto ciò che ci serve è presente nel cibo

Perché assumere integratori di sostanze se queste sostanze sono già presenti nel cibo che mangiamo ogni giorno? Si tratta del più grande fraintendimento a proposito dell’argomento integratori. Molte persone (inclusi alcuni medici) non credono nell’efficacia dei supplementi, e tipicamente affermano che dopo tutto le persone hanno vissuto in questo pianeta per secoli senza prendere pillole per restare in salute. Questa affermazione però è vera solo a metà. In realtà oggi soltanto pochissimi alimenti contengono realmente tutte le sostanze che servono al nostro organismo per funzionare bene, ma la gran parte dei cibi in commercio non le contiene o le contiene solo in quantità estremamente basse e insufficienti per i nostri fabbisogni. Inoltre rispetto ai secoli e secoli di vita sulla Terra a cui fanno riferimento coloro che liquidano la questione con molta superficialità, le condizioni di vita e le risorse naturali del pianeta oggi sono diverse rispetto al passato, e questo incide in maniera sostanziale sulla disponibilità di sostanze nutrienti necessarie per gli esseri umani.

Pertanto si può dire, con più onestà e oggettività, che il cibo dovrebbe contenere tutti questi nutrienti di cui si compongono gli integratori, ma in realtà a conti fatti non li contiene quasi mai o solo in casi molto specifici. La conseguenza di ciò è che molte persone, nel mondo moderno, anche seguendo una dieta abbastanza salutare e a base di cibi biologici, possono risultare malnutrite e il loro corpo potrebbe aver bisogno di un maggiore sostegno. La logica impone allora di pensare che il modo migliore per assicurarsi una nutrizione adeguata che includa tutte queste sostanze essenziali, sia una combinazione di dieta sana e di qualche integratore fondamentale

Vi sono diverse ragioni per cui oggi anche gli alimenti biologici e integrali sono meno nutrienti di un tempo, tra le principali annotiamo le seguenti:

Gli integratori affaticano il fegato?

Un altro comune mito da sfatare sugli integratori è la errata credenza che essi “possono essere pericolosi perché affaticano il fegato”. In estrema sintesi, la stragrande maggioranza degli integratori è innocua se usata in modo appropriato, ed è molto raro che qualcuno assuma troppi integratori o una dose troppo alta di un particolare supplemento. A volte alcuni prodotti possono risultare fastidiosi per lo stomaco ma questo dipende dal fatto che si acquistano quelli molto economici che sono preparati con una scarsa qualità degli ingredienti principali e anche degli eccipienti, cioè delle sostanze usate al fine di preparare la compressa o la capsula. Per questo è sempre bene acquistare prodotti di qualità che vengono fatti da aziende affidabili e che vantano una qualità superiore nelle materie prime. Detto ciò, teniamo comunque a mente alcune regole di base nell’uso degli integratori. La prima è che quelli contenenti delle erbe sono diversi da quelli contenenti vitamine e minerali, e hanno effetti più simili a quelli delle medicine piuttosto che degli integratori. Usate questi prodotti soltanto se la prescrizione è stata fatta da un medico esperto e se effettivamente sono necessari per un motivo preciso. Non prendeteli di testa vostra e nemmeno se ne parla la pubblicità in TV. La seconda cosa da tenere a mente è che gli integratori di vitamine A, D, E, K vengono assimilati dal corpo nei tessuti adiposi (cioè nel grasso di riserva). Vanno assunti solo in dosi appropriati, cioè quelle che vengono prescritte dall’esperto. Non vanno aumentate le dosi o diminuite, e non bisogna pensare che “mi ha fatto bene una dose 10, allora da domani prendo una dose 15”. Questo è un tipico ragionamento errato che fanno alcune persone. In realtà una dose maggiore potrebbe creare dei problemi, come accade anche per i farmaci del resto, non vanno mai aumentate le dosi di testa nostra. Infine, tenete a mente che la maggior parte delle vitamine sono idrosolubili, significa che il corpo assimila soltanto la dose di cui effettivamente necessita, poi l’eccesso lo elimina con le urine senza alcun pericolo di sovradosaggio o effetto collaterale. 

Effetti positivi degli integratori

Da questa breve trattazione si sarà compreso che in realtà molte persone oggi potrebbero avere un giovamento nell’assumere alcuni tipi di integratori, soprattutto quelli che possiamo considerare più basilari, come i multivitaminici, gli Omega-3 (con effetti antinfiammatori su tutto l’organismo e in particolare sull’invecchiamento del cervello), i probiotici e l’integratore di vitamina D. Tante persone nel mondo moderno non hanno carenze pesanti di vitamine e altre sostanze (eccetto la vitamina D, di cui è certa una carenza forte su gran parte della popolazione occidentale), ma sviluppa comunque carenze che portano ad un funzionamento sub-ottimale dell’organismo. Che significa?

Che funziona ma non a ritmo ottimale, ad esempio non riesce a produrre tutti gli enzimi e gli ormoni nelle quantità ottimali e necessarie su base giornaliera, ne produce soltanto una quantità scarsa (es. 40% anziché il 100%). Questo comporta uno stato di salute non ottimale, semplicemente. E nel tempo può portare allo sviluppo anche di patologie, per esempio quelle neurodegenerative o quelle cardiovascolari. Infatti i nostri processi metabolici e chimici richiedono un complicato equilibrio di sostanze chimiche per operare al meglio. Se queste sostanze chimiche sono scarse, possono crearsi blocchi, deficit e malfunzionamenti. Ecco perché in molti casi usare dei buoni integratori può dare effettivamente una marcia in più. Spesso chi prova una corretta supplementazione si accorge di sentirsi realmente bene, mentre prima “pensava” di stare bene. E la differenza si può avvertire soltanto dopo aver fornito al corpo quell’extra che trasforma le cose in meglio. Una buona integrazione può aiutare a perdere peso in eccesso, può rendere più energici, fa migliorare la digestione, fa sentire più sereni, migliora il sonno, migliora l’attenzione e concentrazione, può farci sentire più calmi e ottimisti (le sostanze utili al cervello rendono possibili questi meccanismi), meno propensi all’ansia. Mediamente questi effetti si notano dopo un periodo di utilizzo di 2 mesi, ma spesso anche solo dopo pochi giorni.

Un’ultima credenza sbagliata da menzionare è la seguente: gli integratori non sostituiscono una dieta salutare, questo non può mai avvenire. Essi contribuiscono a colmare le carenze nutrizionali e a proteggere il corpo da occasionali momenti di debolezza e stanchezza, ma non compensano una dieta mal calibrata. 

[di Gianpaolo Usai]