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Covid, assolto Leonardo Facco: incitare alla disobbedienza non è reato

Assolto perché “il fatto non costituisce reato“. È questo il verdetto del Tribunale di Forlì sul caso dello scrittore Leonardo Facco, cui venivano addebitate espressioni ritenute offensive contro le istituzioni statali in tema di green pass e campagna vaccinale. Facco era accusato di “Vilipendio della Repubblica e delle istituzioni costituzionali e delle Forze Armate” (art. 290 c.p., poi derubricato e archiviato per difetto di querela) e “Istigazione a disobbedire alle leggi” (art. 415 c.p.). Facco, nota voce del Movimento libertario, fin dalla fase iniziale della pandemia si era schierato contro la gestione sanitaria della lotta al Covid, invitando i cittadini a disobbedire ad alcune misure pandemiche e a sabotarle pacificamente. Posizioni che gli erano valse il processo che oggi vede la fine con la completa assoluzione.

Emettendo nei suoi confronti una richiesta di decreto penale di condanna a due mesi di reclusione – convertiti però in una pena pecuniaria di 4500 euro -, la Procura di Forlì aveva fatto riferimento a due episodi, entrambi avvenuti nella cornice delle manifestazioni della campagna No Paura Day. A Cesena, il 3 aprile 2021, davanti a 150 persone Facco aveva detto: «Resistere… resistere… disobbedire… di più… ci hanno dichiarato guerra… boicottare, dobbiamo boicottare tutti questi covidioti… bisogna sabotare, bisogna sabotare… l’importante è non aggredire le persone, non far del male agli individui… ma il fatto che un giorno un centro vaccinale non funzioni più non è un gran male per nessuno». Poi, intervenendo a Cesenatico il successivo 18 ottobre, lo scrittore libertario aveva affermato: «Scegliamo strategicamente un sacco di posti in tutta Italia dove i No Paura Day possono nascere e così altre associazioni… dove ci sono le strisce pedonali, dove passano i camion, quelli che devono portare le cose e ci mettiamo in 500 in ogni punto, 500 ne voglio in ogni punto. E lo facciamo! E lo facciamo in massa! In massa dobbiamo farlo!».

Ad accogliere con entusiasmo la sentenza, un nutrito gruppo di sostenitori di Facco, che si sono riversati festanti sulle scalinate del Tribunale. A margine dell’udienza, lo scrittore ha parlato alla folla: «Io vi ringrazio di cuore, perché questa è veramente la vittoria di ognuno di voi», ha detto. Successivamente, ha rilasciato una dichiarazione [1] a un cronista: «Si è dovuti venire in un’aula di Tribunale per ribadire un concetto fondamentale: quello di garantire a tutti la libertà di espressione, di critica, e anzi di più, di resistenza. Oggi vince la libertà, quella libertà che è incarnata in ciascuno di noi». A esprimere soddisfazione anche il legale dello scrittore, Alessandro Fusillo, che su Twitter ha scritto [2]: «Facco assolto dal tribunale di Forlì. Disobbedire non è reato. La libertà di parola ha trionfato. Grazie a tutti quelli che sono venuti a sostenerci!».

[di Stefano Baudino]